Mi era sfuggita questa notiziola di qualche settimana fa. Stravolgendo abitudini radicate negli anni, dal mese di maggio 2011 Poste Italiane smetterà di consegnare la corrispondenza al sabato, e si limiterà a farlo nella classica settimana lavorativa (lu-ve). In cambio introdurrà nuovi e più professionali servizi (ad es. la possibilità di concordare l'arrivo di una raccomandata o di sospendere la consegna della corrispondenza durante un periodo d'assenza da casa) e potenzierà i servizi BancoPosta.
Nell'era di internet e delle e-mail, questa decisione (concordata anche con le Organizzazioni Sindacali) è passata quasi inosservata o comunque non ha provocato grandi reazioni. Personalmente riavvolgo il nastro e penso a quante volte ho fatto la posta al postino (ahah) nell'attesa trepitante di una lettera, una cartolina, di un pacco o semplicemente al brivido sottile che provavo nello sbirciare nella mailbox. All'epoca essere obbligati a due giorni di mancata consegna sarebbe stato davvero insopportabile.
Oggi lo slogan potrebbe essere bando ai sentimentalismi, largo al progresso e all'efficienza.
Se, vabbeh.
Qui la notizia riportata dal Corriere della sera
1 commento:
Mah...per loro significa un bel risparmio e basta
Posta un commento