Per un pò il suo agire è stato interessante, dopotutto era l'unica opposizione presente in parlamento, anche se interna alla coalizione di governo.
Ma dopo il discorso fiume di ieri a Ferrara, per me Fini ha la credibilità di una banconota da due euro.
A sentirlo parlare come un giovane leader di un nuovo partito all'opposizione non sembra un quasi sessantenne che ha governato con il centro-destra per gran parte degli ultimi sedici anni; a sentirlo affermare "mi piange il cuore che un giovane su quattro sia disoccupato e gli altri precari" non sembra uno che votò la legge 276/03 (che qualcuno, sbagliando, chiama legge Biagi); a vederlo darsi arie da progressista non sembra uno che ha mandato a morire centinaia di immigrati con la legge che ha onorevolmente siglato insieme a quello che adesso individua come suo nemico, Bossi. A sentirlo lamentarsi di eccessivo autoritarismo, riferito al modo di governare di Berlusconi, viene da pensare che in questi ultimi tre lustri si sia distratto, perchè il cav. ha sempre gestito così il potere, peraltro con il suo assenso.
E a proposito del premier. Ma cosa avrà fatto mai di così grave e peggiore di quanto ha sempre fatto in passato con l'assenso dell'ex leader di AN, per provocare questa spaccatura ?
E detto per inciso, è ovvio che chi lo sostiene nel PDL è in malafede come il lupo che vuole aiutare cappuccetto rosso a trovare la nonna, ma a questo punto Fini dovrebbe immediatamente dimettersi dalla carica di Presidente della Camera dei Deputati. Sennò agisce come i suoi vecchi partner, che piegano leggi e morale alle loro necessità. E questo non va bene per un nuovo leader di un nuovo partito alternativo, vero Gianfranco?
2 commenti:
Tutto vero.
Ma vista la nostra situazione direi meglio tardi che mai...
Anyone for a trip to Alaska?
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