giovedì 7 aprile 2011

Messin' with the soul



Black Joe Lewis and the Honeybears

Scandalous

Lost Higway, 2011



Arrivano dal Texas, una delle scene musicali attualmente più prolifiche, anche Black Joe Lewis and the Honeybears.
Sono al secondo album (più un EP) e la loro è un'incredibile miscela esplosiva a base di soul, funk, blues, blaxpotation. Le radici sono quelle dei grandi padri della musica americana dell'anima, Sam Cooke, Otis Redding, e James Brown. La cifra stilistica predominante è quindi il soul veloce, ballabile, con i fiati sugli scudi e le sezioni ritmiche che spaccano, ma le digressioni si spingono anche verso Bo Diddley (Mustang Ranch) e nei territori di bluesmen quali Muddy Waters e Howlin' Wolf (Messin'; I'm gonna leave you e Jesus took my hand).

Quella di Black Joe Lewis è pertanto un'operazione mirata a rivitalizzare attraverso l'unico modo credibile, cioè la contaminazione, un genere che continua ad avere proseliti tra il pubblico, ma, non solo per ragioni generazionali, sempre meno interpreti credibili.

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