Che senso ha portare sul grande schermo un romanzo, se per farlo bisogno ridurre così all'osso storia e ramificazioni colletarali da renderlo praticamente inoffensivo?
Nessuno, secondo me.
E' però quello che si verifica con il secondo capitolo dell'adattamento cinematografico della Millennium Trilogy di Larsson.
Si guarda perchè la curiosità è bastarda, ma di certo esistono modi più efficaci di sprecare il proprio tempo.
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