mercoledì 16 giugno 2010

Lost chronicles, final chapter

Lost è senza dubbio la serie televisiva moderna che più di ogni altra ha fatto dibattere i fans. La rete pullula di forum e blog che hanno vivisezionato ogni singolo elemento di ogni singola puntata di ogni singola stagione, dal 2004 ad oggi.

Una delle ipotesi più battute riguardo la natura dell'isola è stata, da subito, quella che il posto fosse un limbo post-morten, una sorta di purgatorio buono per tutte le religioni, dove i (mal)capitati devono guadagnarsi l'accesso al livello superiore (paradiso e similari).

Beh, finalmente sappiamo che non è così. Però gli autori (a mio avviso) si sono divertiti a manipolare questa teoria, applicandola in modo alternativo all'ultima stagione, e dando vita ad un finale sorprendente, molto commovente ed ad alto tasso di emotività.

Compiuto dunque il fato dei superstiti e stabilito chi fossero il prescelti, l'insoddisfazione di più di un fan è per le domande rimaste senza risposte. Beh, io non mi aspettavo che venissero risolti tutti i quesiti, è chiaro che negli anni gli autori abbiano cacato spesso fuori dalla tazza per poi coprire maldestramente con un pò di terra, come fanno i cani al parco.
C'è però da dire che gli stessi che vogliono spiegazioni, spesso sono scontenti di quelle che ricevono (ad es. origini della Black Rock e distruzione della statua gigante), che a volte le spiegazioni sono intuitive (l'orso bianco ad esempio si può dedurre sia arrivato con il teletrasporto, così come si vede pe una coniglio/cavia) e che altre sono futili (cosa c'è da spiegare riguardo la presenza delle Dharma?).
Altre sarebbero state invece opportune (il rapporto Linus-Widmore, ad esempio), ma a mio avviso non è così scandaloso che Lost si sia concluso in questa maniera, progetti di questo tipo sono per la massa, non per i die-hard fans che non ci dormono la notte sfinendosi di pippe mentali.

La critica che mi sento di avallare è invece quella che sostiene che la sesta stagione sia un pò a se stante, slegata da quello che è successo dalla seconda in avanti. Presa da sola ha un suo valore (positivo, secondo me) ma stacca troppo di netto rispetto a quelle precedenti. E questo in parte è vero.

In definitiva Lost è una serie che ha agito sull'immaginario collettivo in misura non necessariamente proporzionale al suo riscontro di pubblico (che alla fine negli USA si è stabilizzato intorno ai 12 milioni di telespettatori, non una cosa fenomenale). Ha inciso su cultura (pop), sui costumi, sul linguaggio. E' senza dubbio una delle serie più "importanti" in senso lato della televisione.

Probabilmente poteva durare qualcosa di meno, e prendere meno la mano agli sceneggiatori, ma in fin dei conti è stato comunque bello esserci e viverla fino in fondo.



1 commento:

Filo ha detto...

troppe cose da dire.
ne parleremo vis-a-vis.
cmq in linea di massima sono d'accordo con te.