Mi è capitato qualche volta, e non c'è una spiegazione razionale, di ignorare completamente artisti supportati invece dalla critica musicale più intelligente e anche da amici dai gusti musicali un pò sbilenchi, ma affidabili. Niente, tiravo dritto, prendevo in mano i dischi in negozio, me li giravo tra le mani, li riponevo. Persini ai giorni nostri, nei quali, diciamolo, gli ascolti volendo sono for free, non mi persuadevo ad approfondire.
La premessa calza a pennello il caso Eels. Fin dall'esordio, nonostante le sempre incoraggianti recensioni, ho puntualmente mancato le releases della band. La cosa curiosa è che, col passare del tempo, il mio apprezzamento per il personaggio Mr. E invece cresceva esponenzialmente. Lo vedevo sempre più (beautiful) freak, abbigliato come un antisociale, un Unabomber ancora pericolosamente a piede libero, leggevo delle tragedie che avevano colpito la sua famiglia e provavo una specie di affetto per lui (o almeno per la sua immagine pubblica). Ma di musica neanche a parlarne. Che ci volete fare, sono un tipo un pò strano anch'io.
Poi, grazie anche a questa bella pre-recensione di Hombre Lobo (ultima uscita discografica degli Eels) scritta da Chiarina sul suo blog, mi sono finalmente deciso.
Ora, può ci può anche stare che l'attesa abbia prolungato ed enfatizzato il piacere, ma sto trovando questo album davvero straordinario!
Dodici canzoni nelle queali il nostro, voce filtrata e distorta, traveste di lo-fi (immagino gli aghi del mixer dello studio di registrazione oscillare sempre sul rosso), splendide canzoni blues (Prizefighter), rock (Lilac breeze), folk (la magnifica In my dreams) e persino pop (That look you give that guy, dalle parti dei migliori Wilco).
Dire che i testi, divertenti, chiassosi, ma anche introspettivi e commoventi, siano ispirati non gli rende sufficientemente giustizia. La struttura delle canzoni, con delle aperture melodiche geniali e molti refrain killer, e persino la copertina del cd, contribuiscono a conferire a questo disco l'aurora di vero e proprio capolavoro.
Per me, finora, disco dell'anno.
E adesso, sotto con un ripasso generale sui tomi del professor E.
3 commenti:
Angeluccio...qui mi caschi...gli Eels FANNO CAGARE!!!
se lo dici te che ti piace tutto
mi preoccupo un pohino...
:-D
La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu
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