Sì dunque, facciamo il punto. Mi assumete come precario. Se questo avviene in una grande azienda, chessò telecom o le poste italiane, generalmente il capo del personale, o come viene chiamato oggi l’ human resources chief, è pagato profumatamente per gestire i dipendenti.
Comunque mi avete assunto con contratto a tempo determinato o in somministrazione,rapporti di lavoro normati dalle leggi 368/01 e 276/03 (qualcuno la chiama ancora legge Biagi, il che è ingiusto, visto che del libro bianco del giuslavorista è rimasta solo la parte a favore delle aziende). Mi avete promesso ammiccanti un’assunzione entro breve. Faccio una stagionalità. Due. Tre. Arrivo a otto,nove. Nel dubbio che vi facciate un'idea sbagliata di me come lavoratore non sto mai a casa ammalato. Non conosco più le ferie estive, giacchè sono assunto quando gli altri dipendenti le fanno. Non posso chiedere mai. Dico sempre sì.
Comunque mi avete assunto con contratto a tempo determinato o in somministrazione,rapporti di lavoro normati dalle leggi 368/01 e 276/03 (qualcuno la chiama ancora legge Biagi, il che è ingiusto, visto che del libro bianco del giuslavorista è rimasta solo la parte a favore delle aziende). Mi avete promesso ammiccanti un’assunzione entro breve. Faccio una stagionalità. Due. Tre. Arrivo a otto,nove. Nel dubbio che vi facciate un'idea sbagliata di me come lavoratore non sto mai a casa ammalato. Non conosco più le ferie estive, giacchè sono assunto quando gli altri dipendenti le fanno. Non posso chiedere mai. Dico sempre sì.
Dopo tre anni mi spiegate che l’azienda va male e che, a malincuore, mi dovete lasciare a casa. Scopro che sono finito nelle statistiche dalla parte dei due terzi di precari che dopo trentasei mesi non vengono assunti.
Scopro anche un’altra cosa. Il direttore del personale, quello con contratto a sei zeri, ha sbagliato le lettere di assunzione, di per se non particolarmente complicate, tanto che con uno stipendio a quattro zeri le avrei fatte io a prova di bomba. Vado dal sindacato o da San Precario o da un conoscente avvocato. Mi dicono che si può far causa e rivendicare l’assunzione a tempo indeterminato per nullità del termine posto sulla lettera d’assunzione. Deposito il ricorso e attendo. Come me, solo alle poste, siamo in venticinquemila su cinquantamila precari assunti negli ultimi cinque anni.
Scopro anche un’altra cosa. Il direttore del personale, quello con contratto a sei zeri, ha sbagliato le lettere di assunzione, di per se non particolarmente complicate, tanto che con uno stipendio a quattro zeri le avrei fatte io a prova di bomba. Vado dal sindacato o da San Precario o da un conoscente avvocato. Mi dicono che si può far causa e rivendicare l’assunzione a tempo indeterminato per nullità del termine posto sulla lettera d’assunzione. Deposito il ricorso e attendo. Come me, solo alle poste, siamo in venticinquemila su cinquantamila precari assunti negli ultimi cinque anni.
Siete preoccupati, ma non fate causa al direttore del personale per danno procurato. Alzate il telefono, attivate le lobbies e bloccate le sentenze. Cioè tentate di impedire ai giudici di riconoscere in sede legale che mi è stato fatto un torto, che è stata violata la legge. In sostituzione del mio diritto ad essere assunto e quindi della mia ascesa ad una vita normale, mi dareste da due a sei mesi di retribuzione. In ultima analisi pago ancora io per gli errori commessi dalla grande azienda che ha fatto di me ciò che ha voluto per anni.
Cristo, devo essere stato davvero il più grosso figlio di puttana di tutti i tempi, nella mia vita precedente, se oggi devo campare a questo modo!
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