Recensioni capate: Letto nr 6 (2019)
Sono ancora troppo residuali i tentativi di rimettere il cinema italiano di genere - in questo caso il gotico/horror - sulla mappa che conta per lasciarsi andare ad esultanze scomposte. Tuttavia c'è la voglia di provarci da parte di un manipolo di artisti e produttori e, anche se i risultati mangiano ancora la polvere rispetto ai corrispettivi francesi e spagnoli (per tacere degli asiatici), questo blog ha sempre premiato gli sforzi che andavano nella direzione di riappropriarsi del talento e dell'artigianato di tutto quel periodo glorioso (anni sessanta - primi ottanta), quando la nostra cinematografia di genere sfornava eccellenze e ciofeche, ma sempre a ritmi industriali. Per questo cito Letto nr 6, opera prima di Milena Cocozza (factory Manetti Bros), ma anche perchè, pur non essendo un film -come si dice in questi casi- privo di difetti e forse di matrice eccessivamente televisiva o dtv (direct to video), vive di alcuni momenti (sequenze) di buona fattura, vedi l'apertura sui titoli di testa, la location, le atmosfere, un paio di jumpscare, il lavoro agli effetti speciali del decano Stivaletti. Ci si accontenta, certo. Ma la fase storica è questa.
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