mercoledì 15 aprile 2009

Shooting Silvio

La pellicola racconta dell'ossessione di un ragazzo che considera Berlusconi il male.
Per i pidiellini è un inno alla violenza e un incitamento contro il premier

Sky manda in onda 'Shooting Silvio'
Pdl all'attacco della tv di Murdoch


Vita (Pd): "Siamo oltre il ridicolo. Ora siamo arrivati alla censura cinematografica"

ROMA - Nuovo fronte polemico tra centrodestra e mondo dei media tv. Stavolta è Sky nel mirino degli esponenti del Pdl. Oggetto del contendere è il controverso e surreale film 'Shooting Silvio', mandato in onda ieri sera dall'emittente satellitare e considerato, dagli 'azzurri' del Pdl, un inno alla violenza e un incitamento implicito contro l'uomo e il presidente del Consiglio.
Il film, uscito nel 2007 e opera prima di Berardo Carboni, racconta la vicenda del ventottenne Giovanni, detto Kurtz (come il colonnello folle impersonato da Marlon Brando in Apocalypse Now, personaggio con cui condivide l'attitudine al delirio e all'inquietudine).

Per Giovanni, Silvio Berlusconi è un'ossessione, l'incarnazione del male e va fermato a tutti i costi: prima con un libro-invettiva poi progettando addirittura di rapirlo e ucciderlo. Il film ha come protagonista Federico Rosati e nel cast compare, tra gli altri, in un'apparizione straordinaria anche Marco Travaglio. Un'analoga pellicola, 'Death of president', è stata di recente dedicata a George Bush.

Alle critiche risponde il Pd con Vincenzo Vita che ha definito le parole del PDL "oltre il ridicolo. Ora siamo arrivati alla censura cinematografica". Sky ha tentato di non trasmettere il film, disponibile per la pay tv dal gennaio 2008 e parte del cosiddetto pacchetto Anica che obbligava la pay-tv ad acquisire tutti i film italiani che avessero raccolto in sala più di 20 mila spettatori. Tra i produttori del film e Sky ci fu una contestazione sul numero degli spettatori proprio perché la pay tv non voleva trasmetterlo.

Malgrado ciò, gli esponenti del Pdl non demordono. "E' davvero stupefacente - osserva in una nota il deputato Pdl Piero Testoni - che nel periodo delicato che attraversa il nostro Paese, che sta dando prova di una solidarietà e di un'unità d'intenti che non ha precedenti, per la tragedia dell'Abruzzo, una grande televisione privata non trovi di meglio che mandare in onda un discutibile film, ormai datato, contro il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi". Per la deputata Pdl Beatrice Lorenzin 'Shooting Silvio' è un esempio di pessima televisione: è un inno alla violenza e - avverte - un incitamento implicito ad azioni efferate contro l'uomo e contro il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. (...)

4 commenti:

jumbolo ha detto...

tutto normale
visto a suo tempo, niente di che
quasi pretenzioso

jumbolo ha detto...

l'ho ritrovata, nel caso servisse
http://fassbinder.blogspot.com/2007/04/povero-silvio.html

Gemelle a rotelle ha detto...

Ma sì, ci sorprendiamo ancora? Dàaai...Ma non l'avrà fatto proprio Silvio sto film per poi fare il martire? O per sentisi come Bush?

jumbolo ha detto...

è una teoria interessante