domenica 8 febbraio 2009

Sotto la pelle


Isserley si aggira per le fredde periferie scozzesi, guida una vecchia automobile affidabile, ma rumorosa. Carica autostoppisti. Lo fa con metodo, scegliendo solo maschi forti e fisicamente prestanti. Isserley non è bella. Porta occhiali spessi, ha un fisico un pò bizzarro, quasi grottesco. E' minuta e ha mani grandi, sembra tutt'uno con la macchina. Il suo pezzo forte sono i seni, che infatti mette sempre in mostra, ogni volta che, timidamente, in modo giovale o con protervia, un uomo entra nella sua Toyota.
Ovviamente Isserley nasconde un tremendo segreto che i malcapitati scoprono quando è davvero troppo tardi .

Capita a volte che di essere coinvolti nella lettura di un libro, scritto indubbiamente bene, e di rimanere però con un pugno di mosche in mano, una volta giunti all'ultima pagina.
E' questo il caso, per me, di Sotto la pelle di Michel Faber.
Sembra che lo scrittore, attraverso una metafora fantascientifica, voglia farci riflettere sul senso della vita, sul consumismo, sull'ambientalismo, sulla deriva della nostra società, sulla felicità.

Le sofferenze di Isserley non potrebbero essere più distanti dalle nostre, eppure le sentiamo vicine. La sua inadeguatezza di fronte ai suoi simili è qualcosa che senza alcun dubbio in molti di noi hanno provato, in determinate fasi della propria esistenza.
Siamo empatici con questa bizzarra anti eroina, anche di fronte alla sua indifferenza, al suo cinismo nei riguardi delle sue prede, alla sua tormentata risolutezza.

Ma tutti questi spunti (troppi?) restano sospesi, si perdono in mille rivoli, non trovano soluzione, girano alla larga, non affrontano, non risolvono, lasciano troppa carta bianca al lettore.
Il finale poi è davvero brutto. Quasi dilettantesco.
E un pò dispiace.

1 commento:

Gemelle a rotelle ha detto...

Eh, non sono così negativa in totale, ma devo dirti molto di ciò che hai scritto vale anche per me. Però è indubbio che le sensazioni della scrittura di Faber ti restano dentro per tanto tempo.
Bella recensione