sabato 6 settembre 2008

The hot spot


La mia esperienza con questo film inizia dalla colonna sonora. Un 'irripetibile collaborazione tra due grandi dei generi storici americani, il blues e il jazz. Sto parlando di Miles Davis e John Lee Hooker. E pazienza se suonano un pò con la mano sinistra e non inventano niente, se a tratti si aiutano con l'esperienza, il risultato è esattamente come dovrebbe essere, evocativo e coerente per una sordida storia di uno squallido paese del sud degli States.

Sono anni ormai che conosco e che mando questo disco, il film ancora mi mancava. Qualche giorno sono riuscito a colmare la lacuna.

La trama è semplice, con il new kid (Don Johnson) che arriva in town, cool e senza scrupoli. Trova un lavoro come venditore di auto che in realtà scopriamo essere una copertura che gli serve per realizzare, attraverso uno scaltro diversivo, una rapina alla banca del sonnacchioso paese. Paralellamente trova il tempo di dimostare quanto è duro portandosi a letto la donna (Virginia Madsen) del capo (dell'autosalone) e quanto è tenero perdendo la testa per la ragazzina acqua e sapone (Jennifer Connelly) nei guai per un debito. Le cose per lui si metteranno male, e una mano arriverà inaspettata dalla femme fatale (la Madsen), che però vorrà qualcosa in cambio.

Ho trovato in questo film molto delle atmosfere dei magnifici libri di James Cain, tipo La morte paga doppio o Il postino suona sempre due volte, passati anche loro per la gloria del grande schermo. Il finale, seppur non happy, è però meno tragico, e non privo di una buona dose di acida ironia, insomma, seppur poco verosimile e un pò schematico nella caratterizzazione dei personaggi, il film non mi è spiaciuto. Anche grazie alla formidabile colonna sonora di quei due grandissimi figli di puttana e il loro dannato talento per le musiche del diavolo.




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