lunedì 8 febbraio 2021

Garth Brooks, FUN


Nel modesto film City of lies, che porta sullo schermo l'indagine sull'omicidio di Notorious B.I.G., c'è una battuta che ben rende cosa abbia rappresentato Garth Brooks nei novanta americani. Un testimone inascoltato dell'attentato al rapper dice al detective che testardamente continua a seguire il caso che la polizia non si è impegnata a cercare l'assassino dei Biggie perchè egli era nero e che sarebbe stato tutta un'altra cosa se il morto fosse stato Garth Brooks. Avrebbe potuto citare un qualunque artista bianco, e invece la citazione della star del country certifica come, in quel periodo, pochi come lui monopolizzavano etere e canali musicali televisivi.
Come già riportato, dopo l'abbuffata di quel decennio, Garth si ritira dalle scene per una decina di anni per tornare a pubblicare regolarmente dischi a partire dal 2014. Qualcosa è però accaduto in quel decennio. La forma dei tempi migliori, non solo quella fisica, è un ricordo sbiadito. Gli album (in particolare Man against machine) sono cupi, lo stile rimbalza confusamente tra vari generi. Niente di inascoltabile, s'intende, però il tiro che l'aveva reso famoso, ricco e popolare risulta disperso. 

Sarà per questa ragione che con l'ultimo disco il buon Garth abbia voluto esplicare già dal titolo il ritorno alla leggerezza dei tempi migliori. 
E FUN mantiene tutte le premesse già dall'ariosa opener country-rock The road I'm on, garanzia della riconversione a quel frizzante honky-tonk suo marchio di fabbrica. Ovvio, non si torna ai fasti di Ropin' the wind oppure The chase, ma in quest'alternanza di gighe (All day long; Dive bar - feat. Blake Shelton - ; Party gras; Easy living) e ballate (Shallow - con la moglie Trisha Yearwood - ; Where the cross don't burn - feat. Charley Pride, che sarebbe morto poco dopo - ; The courage of love), assieme alle altre influenze pop, rock and soul che infiorettano la tracklist fanno, a detta di chi scrive, il disco più divertente che il countryman abbia sfornato da molto tempo. 

Bene così.

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