venerdì 21 ottobre 2016

80 + 80 minuti di AC/DC

Può sembrare inconcepibile a chi non conosca un po' gli AC/DC, ma l'immarcescibile band australiana non ha mai ceduto alle facili lusinghe di un greatest hits.
Ci è andata vicina nel 2010 con la colonna sonora di Iron Man 2, che racchiude una quindicina di classici, ma un vero e proprio "best of" in pompa magna la ciurma di Angus Young non l'ha mai rilasciato.
Suona meno anomalo se si pensa che in realtà gli AC/DC hanno sempre avuto una grande coerenza, oltre che artistica - croce e delizia della critica musicale - , anche strategica, se è vero che sono stati tra gli ultimi a cedere i diritti di vendita alle piattaforme digitali, dei singoli brani, slegati dall'opera compiuta rappresentata dall'interezza  degli album.
Io invece, che davanti alla sfide di una bella compilation non guardo in faccia a nessuno, ho messo in fila quasi quaranta brani, diligentemente divisi tra il periodo Bon Scott (1974/1980) e quello Brian Johnson (dal 1980), da High voltage del 1975 a Rock or bust del 2015: quarant'anni di solido ed indistruttibile hard rock di matrice blues, dall'inconfondibile graffio boogie.


Bon Scott era

1. Dirty deeds done dirt dirt cheap
2. Highway to hell
3. Rock and roll damnation
4. The jack
5. Girls got rhythm
6. Love at first feel
7. Dog eat dog
8. It’s a long way to the top (if you wanna rock and roll)
9. Touch too much
10. T.N.T.
11. Let there be rock
12. Shot down in flames
13. Sin City
14. Hell ain’t a bad place to be
15. Ride on
16. High voltage
17. Whole lotta Rosie
18. Jailbreak



Brian Johnson era

1. Thunderstruck
2. Shoot to thrill
3. Fire your guns
4. Let's get it up
5. Sink the pink
6. Heatseeker
7. Satellite blues
8. Rock and roll train
9. Back in black
10. Moneytalks
11. That's the way I wanna rock and roll
12. Are you ready
13. You shook me all night long
14. Flick of the switch
15. Stiff upper lift
16. Hard as a rock
17. Rock or bust
18. Hells bells
19. For those about to rock




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