Mettete Cristian De Sica al posto di James Franco, Massimo
Boldi nei panni di Seth Rogen, sostituite Kim Jong-il con la parodia di un
dittatore immaginario ed ecco a voi Natale in Corea del Nord. Cosa centra il nazional
cinepanettone con The Interwiev, titolo che ha fatto deflagrare i già tesissimi
rapporti USA e North Corea? Beh, molto. Il taglio del film prevede il pacchetto
completo delle collaudatissime “trovate” della premiata ditta Boldi/De Sica,
comprese volgarità, scoregge, erezioni e deflorazioni anali maschili. Poi vabè,
tra tanta retorica a stelle e strisce e qualche stilla di autocritica, alcune
intuizioni divertenti, come la sequenza iniziale, si trovano anche, ma ecco,
come si dice? Tanto rumore per nulla.
Forse i coreani se la sono presa per quello, speravano in un docufilm alla Michael Moore oppure in una satira caustica alla Sasha Baron Cohen (anche lui volgare ma di sostanza), in un "Senso della vita in Corea del Nord" alla Monty Phyton. Invece...
RispondiEliminaSarà sicuramente per quello :D
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