Il gioco è sempre lo stesso ma le regole sono cambiate.
Lo so, sembra il lancio di una serie tv arrivata spompata alla dodicesima stagione, però sintetizza bene i contenuti di quello che, almeno per me, è da sempre uno dei post più attesi e divertenti dell'anno.
Lo so, sembra il lancio di una serie tv arrivata spompata alla dodicesima stagione, però sintetizza bene i contenuti di quello che, almeno per me, è da sempre uno dei post più attesi e divertenti dell'anno.
Tutti gli eventi che hanno (s)coinvolto il mio 2014, primo fra essi il fallimento della mia azienda e l'aumento di responsabilità in ambito di attività sindacale, mi hanno sottratto non tanto il tempo impiegato per l'ascolto dei dischi (che essendo perlopiù legato ai viaggi in auto resta costante), quanto piuttosto le energie mentali da radunare per elaborare dei pensieri di senso compiuto da mettere su carta on line. Come conseguenza diretta il numero complessivo di post è diminuito, passando dalla media di tre a quella di uno a settimana e, a ruota, lo stesso è accaduto per le recensioni.
Ho mollato un po', è vero, ma ho anche rinunciato a qualunque velleità da "critico professionista", prendendomela comoda con la sedimentazione degli album ed esprimendo le mie considerazioni anche a diversi mesi di distanza dall'uscita dei dischi. Mi sono dedicato solo a ciò che mi andava di ascoltare nel dato momento, non assecondando necessariamente i miei gusti canonici (per fare un esempio ho ascoltato pochissima americana, riuscendo a trovare l'ispirazione per mettere sotto il nuovo di Lucinda Williams, universalmente riconosciuto come capolavoro, solo in questi giorni), nella consapevolezza che per le cose di valore il tempo prima o poi si trova.
Volendo puntualizzare, la lista di dischi che seguirà non è nemmeno specchio fedele dei miei orientamenti musicali dell'anno, visto che il 2014 ha visto il prepotente ritorno dell' hard rock/heavy metal, ma quasi sempre invecchiato di almeno vent'anni e quindi non candidabile per la competizione.
Quindi, ecco come mi sono organizzato: una volta identificati i miei dischi preferiti, a differenza degli anni precedenti, non ho operato "forzature" per raggiungere il numero prefissato di dieci (o addirittura quindici) titoli e ho chiuso i giochi. Non avendo un disco che si staglia sugli altri, ho distribuito gli album per fasce contraddistinte da un giudizio espresso in voti da zero a dieci. Tutto qui.
So di ripetermi ma voglio ribadirlo: questa non è la classifica dei must have del 2014, ma semplicemente la lista dei cd che ho più amato nel corso degli ultimi dodici mesi. I titoli che finiranno degli annuali per essere tramandati ai posteri sono ben altri. Questi, al massimo potrebbero trovare spazio nella mia personalissima capsula del tempo.
2 commenti:
Bela l'espressione "la mia personalissima capsula del tempo". Te la copierò, sappilo.
Mi farebbe solo piacere se lo
facessi :)
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