mercoledì 8 gennaio 2014

La terribile cineteca di Natale

Per uno come me, che un pò se ne fotte ma un pò vorrebbe passare per intenditore di cinema, ammettere di aver pagato il biglietto per delle ciofeche annunciate non è semplice. Certo, se mi chiedete cosa preferisca fare tra andare al cinema per vedere una boiata e non andarci, la mia risposta propenderà quasi sempre per l'opzione uno. Aggiungiamoci che mio figlio è entrato in quella fase per cui ogni trailer, soprattutto di film comici, è un capolavoro da non perdere e la frittata è fatta. Perciò la notizia buona è che durante le vacanze di Natale siamo andati spesso al cinema, quella cattiva sta tutta nella lista di titoli scelti.
 
Sole a catinelle. Sono convinto da tempo che Luca Pasquale Medici alias Checco Zalone viva una fase nella quale gli sia concesso tutto, anche fare film senza sceneggiatura, con battute telefonate e di essere contemporaneamente campione d'incassi e ben considerato dai salotti buoni della sinistra. Capita eh. Ma chissà che invidia proveranno i Boldi & De Sica coi loro tanto vituperati cinepanettoni...
Piovono polpette 2. Unico titolo del lotto che poteva aspirare ad una recensione autonoma. Peccato che mi sia annoiato a morte e, complice forse la fase digestiva del pranzo di Natale, mi sia quasi lasciato andare ad una pennica.
Colpi di fortuna. No, beh, sapevo benissimo di andare incontro a un'ora e mezza di battute atroci ed espedienti che sarebbero apparsi obsoleti già ai tempi di Buster Keaton. Giuro che l'ho fatto solo per il pargolo.
Un boss in salotto. Divertenti, anche se facili, le gag con Rocco Papaleo, nei personaggi la Cortellesi, Argentero e la Finocchiaro. Anche qui però sceneggiatura esile esile e finale tagliato con l'accetta.

Per fortuna le feste sono finite. 

3 commenti:

  1. Porello! Adesso ci vuole una bella maratona di cinema di qualità: comincerei sul leggero con 2001, per proseguire con Stalker e Solaris. Per concludere La corazzata Potemkin o a scelta la rivolta dei boiardi. Comunque un bel film di Stanlio e Ollio o Fratelli Marx o Buster Keaton rimettono in pace con il cinema e fanno sempre ridere...

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  2. no minchia, tutto ma colpi di fortuna non si può...

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