Stavo elaborando questa recensione partendo da una sinossi del film, poi mi sono accorto che di questa pellicola, che mostra in modo (forse un pò troppo) diligente gli esseri umani ai due lati opposti della cattedra, mostrandone limiti, aspettative, ambizioni e delusioni, l'aspetto che alla fine mi ha colpito in maniera fulminante è stato l'interpretazione di Roberto Herlitzka.
Intendiamoci, il film nel complesso non è sgradevole: personalmente non ho gradito l'approfondimento di un paio di storylines degli alunni tra il drammatico e il patetico, ma, insomma, la fotografia che viene fuori della scuola pubblica italiana, tra mancanza di strumenti didattici, corpo insegnanti abbandonato a se stesso e svagatezza degli studenti è abbastanza a fuoco, anche se non nuovissima.
Però, ogni qual volta appare Herlitzka, nei panni di un vecchio professore di storia dell'arte stanco, annoiato, acido, sarcastico e intrattabile, il film svolta. Si sale di livello. Il suo contributo alla pellicola è qualcosa di talmente incantevole e sublime, che ti fa vergognare profondamente di non ricordare il suo viso o il suo nome in produzioni cinematografiche passate e che ti impone l'impegno morale di un recupero.
Come no, c'è una grande apparizione in Boris :D
RispondiEliminaHai ragione Vit!
RispondiEliminaE anche molto autoironico, se
non ricordo male :D
recupero
RispondiEliminaE pensare che a me era quasi venuta voglia di spaccare il televisore :)
RispondiEliminaGuarda, ti posso capire per tutta
RispondiEliminale storyline della Buy e del ragazzo
rumeno,molto "italiane" nello svilppo, ma non ti seguo
sulle parti di Herlitzka, autentico
traino del film