Originario dell'Alabama, Jason Isbell (classe 1979), ha cominciato giovanissimo a comporre e suonare, unendosi poi, poco più che ventenne, per un breve periodo (2002/2006) ai Drive-By Truckers (band roots rock con derive southern), per poi uscire dal gruppo e riprendere più convintamente la carriera solistica. Della band dei DBT ho perso le tracce da tempo (cioè da quando ho smesso di leggere il Buscadero, che me l'aveva fatti conoscere), mentre su questo nuovo disco del buon Jason (che ho scoperto essere il quarto della sua discografia personale) ci sono inciampato per caso e, come spesso mi accade, quando arrivo disarmato ad un ascolto, finisco per esserne folgorato.
Southeastern è infatti un album ispiratissimo, che muove sui terreni più melodici ed introspettivi del genere americana, nei quali Isbell risulta a proprio agio nel tessere una fitta ed evocativa tela di storie ed immagini.
Non deve stupire che Cover me up, la traccia d'apertura, sia idealmente collocabile dentro quel capolavoro che fu Love is hell di Ryan Adams, non solo perchè l'autore della North Carolina continua ad essere un punto di riferimento per chiunque voglia confrontarsi con questo stile musicale, ma anche perchè l'ex Drive-By Truckers lo ha recentemente affiancato, accompagnandolo in tour. Ma al di là di ogni condizionamento artistico, il pezzo è splendido: delicato e suggestivo, insieme al successivo Stockholm, rappresenta il miglior modo possibile per entrare nel mood del disco, che deflagra dolcemente con la traccia successiva.
Già, perchè Traveling Alone si candida ad essere l'heartbreaker song dell'anno, il pezzo da usare per far capitolare definitivamente la persona che amate. Uno di quei brani il cui crescendo fino al ritornello è talmente armonioso da riempirti il petto di gioia e le cui parole sarebbero in grado di far piovere a dirotto anche sul cuore più arido. Con una traccia come questa tutto il resto non può che venire da sè, anche se Isbell non si siede sugli allori, continuando a fare centro con Elephant, Different days e, proprio quando ci si abbandona alla dolcezza delle sue melodie, a graffiare con lo sferzante rock and roll di Super 8 (forse l'impronta più marcata dell'esperienza Drive-By Truckers) posto nel trittico di brani a chiusura del disco. Ma è inutile insistere con le singole canzoni: Southeastern è il classico caso in cui se rifacessi questa stessa recensione tra un mese, ad affiorare, tra i dodici titoli disseminati nella tracklist, sarebbero altri pezzi, inevitabilmente destinati a crescere col tempo.
Non so che dire: potrebbe tranquillamente essere una di quelle situazioni nelle quali mi identifico talmente a fondo nella musica di un'artista da vederci quello che magari per gli altri non c'è in misura così clamorosa (come per il pupillo Hayes Carll), ma trovo che Southeastern sia uno quei gioiellini nascosti, pieni di poesia e suggestione, che ti ti porti appresso custodendoli gelosamente, mentre Jason Isbell (che nell'immagine di copertina del disco, tra abito, taglio di capelli ed espressione, somiglia mostruosamente a Jimmy Darmody, il personaggio interpretato da Michael Pitt in Boardwalk Empire) sia un interprete da non perdere di vista.
8/10
3 commenti:
si, Jimmy Darmody dopo la cura ingrassante...
Il precedente live mi aveva lascito un po'cosi. Questo me lo prendo sicuro!
@jumbolo: ma neanche tanto, dai.
Più che altro sembra avere dell'ovatta
nelle guance, tipo Marlon Brando
nel Padrino :D
@Blackswan: mi farai sapere allora :)
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