A sto giro sono andato un pò lungo con le scadenze di questa rubrica, che in genere posto al termine del mese preso in esame. Poco male comunque visto che, come scrivevo qualche post indietro, ho significativamente rallentato gli ascolti dei dischi nuovi e quindi la parte più rilevante di segnalazioni inevitabilmente viene svuotata.
MUSICA
Big Country, The Journey
EELST, L'album biango
Eric Church, Caught in the act
Ghost, Infestissumam
Hanni El Khatib, Head in the dirt
Krokus, Dirty dynamite
Orchid, The mouths of madness
Steve Earle, The low highway
John Fogerty, Wrote a song for everyone
VISIONI
Due episodi al termine, rispettivamente, della terza stagione di Games of Thrones e della quinta (prima parte) di Breaking Bad. Great expectations!
LETTURE
Condizionato dal serial, ho ripreso George R.R. Martin (Le cronache del ghiaccio e del fuoco vol. 1) che avevo mollato dopo poche pagine e di conseguenza ho un pò rallentato l'autobio di Lemmy La sottile linea bianca.
Curiosissimo di sapere come sia il niovo dei Big Country.ormai da settimane entro nel solito negozio di dischi, prendo il cd per comprarlo, ma quando sono alla cassa, lo rimetto a posto. Troppa nostalgia di Stuart Adamson.
RispondiEliminaCome scrivevo nella recensione,
RispondiEliminal'album è interessante, ma ha
poco a che vedere con i BC di
Adamson.
Se vuoi conservare intatto il ricordo
di quella band
evitalo, se ti va di sentire del
buon scottish rock sul modello
Alarm, può valerne la pena.
Tra l'altro questi Big Country
sono stati proprio a Milano martedì scorso,
a non avere la casa per aria sarei
anche andato a sentirli.