venerdì 13 aprile 2012

E' sempre tempo di pirati




Sono molto affezionato allo studio di animazione inglese Aardman Animation, creatore del mitico duo Wallace & Gromit e di altri lavori (Galline in fuga) in stop-motion.

Non potevo quindi farmi mancare questa nuova uscita cinematografica, anche considerato il soggetto piratesco che su Stefano riesce ancora a difendere la sua posizione di fascino nonostante la sempre più crescente insidia di mostri, alieni e super-eroi.

Beh, la pellicola non (ci) ha deluso, nonostante a mio avviso debba molto al tema della modernità negli schemi di avventura classica introdotto dalla saga dell'orco Shrek. La storia, che si muove tra l'ambizione dei gaglioffi di mare di essere premiati nel mondano evento degli awards per i pirati più pericolosi e il "cameo" di improbabili comprimari (nientedimeno che Charles Darwin, da qui il sottotitolo in originale - In an adventure with scientists - ), riesce a conservare un respiro di avventura classica, non del tutto colonizzata quindi dallo stile dei cartoon hollywoodiani.

La musica. Quasi casco dalla poltrona quando, in una delle primissime sequenze, parte il devastante tema di Fiesta dei Pogues. Meno d'effetto perchè più prevedibile, ma sempre un bel sentire, London calling dei Clash con il vascello dei pirati che fa rotta su Londra. Altri potenziali grimaldelli per fare breccia nella formazione musicale di Stefano.

Un ultima annotazione: nella versione originale la voce del protagonista Capitan Pirata è di Hugh Grant, in quella italiana di Christian De Sica. E sapete cosa vi dico? Ci sta dentro.

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