martedì 8 novembre 2011

Punture indolori



Sembra Batman (è ricco sfondato, gli assassinano il padre, sfida il crimine coadiuvato da una spalla, ha una casa-rifugio tecnologica), ma in realtà è debosciato e maldestro e il merito dei successi sul campo sono tutti di Kato, suo aiutante giapponese esperto in tecnologia e arti marziali. Nessuno dei due ha comunque super-poteri e la prima operazione che conducono è decapitare la statua dedicata al padre, uniti dalla feroce antipatia nei suoi confronti. Il film resta in bilico per tutto il suo svolgimento tra i toni leggeri della commedia che sfiora la parodia e quelli seri dell'action movie, non trovando forse in questo la sua coerente collocazione. Il protagonista principale non a caso è un attore comico, Seth Rogen. Cameo anche per Cameron Diaz. Stupisce un pò scovare dietro la macchina da presa il talento visionario, anche se non sempre a fuoco, di Michel Gondry.



Non conoscevo il personaggio del Calabrone Verde. Ragione per cui stavo per scriverne come di un soggetto modeno che rovescia, nel distribuire i ruoli tra eroe principale e spalla, il classico canovaccio del mondo superoistico, ma poi scopro che The Green Hornet, storicamente, nasce, in clamoroso anticipo sulle mode dei character in calzamaglia e prima della creazione di Superman e Batman, addirittura nel 1938 (come trasmissione radiofonica) e ha avuto, già dai suoi arbori, film e serie televisive a lui dedicate (in una si segnala la presenza di Bruce Lee nei panni del suo aiutante).



Non fosse per il linguaggio abbastanza scurrile ed un'inaspettata scena splatter finale, sarebbe un film adattissimo ai bambini. Beh, per la verità a Stefano è piaciuto sopratutto per il linguaggio scurrile che è sfuggito al mio controllo e per la scena splatter finale.

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