Un altro tuffo nella mia musica del cuore. I Black 47 sono stati qualcosa di mai visto in precedenza, unici nel loro genere e ad oggi insuperati. Formatasi al termine degli ottanta, la band, partendo da una base di provenienza composta da irish music, ha creato una contaminazione di suoni che ha coinvolto gighe, hip-hop, reggae, folk, ragamuffin, rock, sotto l'unico comun denominatore del groove più intenso.
Questo album ha celebrato i loro primi dieci anni di vita riportando un torrido concerto registrato in casa, a New York City. Le influenze ci sono tutte, basta vedere i titoli delle cover che aprono e chiudono la setlist. Three little birds di Bob Marley e Like a Rolling Stones di Dylan. In mezzo quasi tutti i loro cavalli di battaglia, Desperate, Funky ceili, James Connely, 40 Shades of blue, Maria's Wedding. A ben vedere una mancanza piuttosto grave c'è. La strepitosa Rockin' the bronx, un pezzo tra i Beastie Boys e i Chieftains che normalmente butta giù i locali.
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