Analogamente a quanto fatto l’anno scorso divido in due la classifica, linkando sui titoli dei dischi le recensioni fatte a suo tempo.
10. MIDLAKE - The courage of others
Un album questo che è cresciuto mooolto lentamente, come un acido che sembra non fare effetto e invece poi. Atmosfere rarefatte, gusto per la melodia e un'intrigante malinconia di fondo costituiscono i pilastri fondanti dell'opera. Lisergico.
Il melting pot culturale che tanto spaventa la Lega è tutto freneticamente racchiuso qui dentro, nel terzo capitolo discografico di M.I.A. . In aggiunta continuano ad essere presenti nei testi (e nei video) le componenti di denuncia e rivolta sociale. Riot on a dance floor.
8.TOM PETTY & HEARTBREAKERS – Mojo
Un compendio a trent'anni di sodalizio. Rockblues certo, ma anche folk, psichedelia e refrain che strizzano l'occhio al pop. Their mojo 's working as well.
7. FABRI FIBRA – Controcultura
Chi apprezza il rap italiano (anche) mainstream non può ignorare il ritorno del Fibra. Rumoroso. Polemico. Srafottente. Ironico. Irriguardoso. Insensibile. A suo modo, politico. In questo ambito, imprescindibile.
6. ALEJANDRO ESCOVEDO – Street songs of love
Non so quante vite abbia Alejandro Escovedo. Emerge dal suo passato di artista new wave e post punk con un disco di classic rock, muscoli, sudore e poesia. Refrain potenti sostenuti congruamente da chitarra basso batteria ma anche intime slide guitar notturne. Passionale e ispirato.
continua
Anch'io tendo a privilegiare i dischi che ho ascoltato di più, nella classifica. Inftti spesso lo scrivo.
RispondiEliminaPer quanto riguarda il punto tre: neanch'io ho gli Arcade Fire! E non sai con quanta enfasi lo sto dicendo.