Texas flood è il primo disco di Steve Ray che abbia mai ascoltato.
Ancora oggi è il mio preferito, nonostante, da buon dinosauro, dopo la sua scoperta mi sia dato da fare anche con tutto il resto della produzione.
Mentre gli ottanta cominciavano a impestare le onde radio e tv con sintetizzatori e campionatori, lui era in una bolla temporale dalla quale comunicava col mondo esterno attraverso suoni blues contaminati. Apriva con Love stuck baby. Quindi arrivavano Pride and joy, Mary had a little lamb. E poi ancora Testify, Lenny, I'm crying.
No, per dire eh.
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