L'arte imita la vita, che a sua volta imita l'arte. Anche se, per la verità, in questo caso non era difficile, visti gli innumerevoli precedenti storici.
Da una parte c'è il colossale successo di Avatar di Cameron, che racconta l'eroica lotta della popolazione aliena di un incontaminato pianeta chiamato Pandora, minacciato dagli interessi delle multinazionali per un minerale preziosissimo, e dall'altra c'è la realtà di Niyamgiri, territorio che esiste nella regione indiana di Orissa. Al posto dei Na'vi ci sono i Dongria, e in vece di futuristiche multinazionali c'è la Vedanta Resources che vuole estrarre non l'ipotetico unobtanium, ma la reale e richiestissima bauxite.
Fino ad oggi a nulla era valso lo sforzo profuso dai nativi, anche attraverso un sito internet, e l'impegno di organizzazioni umanitarie come Amnesty International, e allora, vista l'esposizione mediatica riservata al filmone di Cameron perchè non provare con Variety, la cosidetta bibbia del cinema USA? Detto fatto. I rappresentanti della regione in pericolo hanno scritto alla rivista tirando in ballo le similitudini tra la loro battaglia e la trama di Avatar.
Come risponderà Cameron non è ancora dato ancora sapere, ma registriamo un nuovo livello di coinvolgimento e di sensibilizzazione degli ultimi del mondo verso l'indiffernza dei più e l'arroganza dei più forti. Saprà la vita imitare l'arte anche nel lieto fine?
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