giovedì 11 febbraio 2010

Breathless


Sono settimane ormai che Abattorir Blues/The Lyre of Orpheus, di Nick Cave and the Bad Seeds, è in altissima rotazione nella mia autoradio e nel mio lettore mp3.
Il disco è del 2004, ma fa parte di quelle produzioni, anche di artisti che stimi, alle quali non dai chance.
Nello specifico, all'epoca l'ho ignorato perchè venivo da un periodo denso di ascolti dell'australiano, particolarmente prolifico in quel frangente.
No more shall we part, a cui sono molto legato, era del 2001, Nocturama del 2003. Un'altra uscita così ravvicinata mi aveva un pò scoraggiato.
Che errore! Questo doppio contiene probabilmente la migliore musica prodotta da Cave e soci da molto tempo a quella parte: matura, ispirata, calda, sexy, spirituale, soooul.

Non è una delle mie solite recensioni, non citerò pertanto le singole canzoni per analizzarle, mi limito a dire che questi due ciddì mi hanno stregato, che ci sento dentro oltre a Cohen, Lou Reed e in qualche caso (Nature Boy) Bowie, ma che tutto appare come un suntuoso bignami, un puntoeacapo di 25 anni di orgogliosa carriera musicale da parte del King Ink e della sua meravigliosa cricca.

Chapeau.

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