venerdì 16 ottobre 2009

Licenza di diffamare

La televisione come manganello contro gli avversari. Un concetto che mi è chiaro da tempo, da quando Berlusconi è sceso in campo per difendere la democrazia. Ormai c'ho fatto l'abitudine. M'indigno solo come esercizio di resistenza, per non assuefarmi all'andazzo italiano.
Però, porca miseria, quello che è successo ieri su canale cinque, nel corso del programma/ contenitore mattino cinque ( sul quale mi ero già espresso qui), è riuscito a superare ogni limite.
Leggere per credere:


IL CASO. Il magistrato del verdetto Fininvest-Cir seguito da una telecamera. Ironie sull'abbigliamento e la promozione ottenuta due giorni fa dal Csm

E Canale 5 "pedina" il giudice Mesiano"Stravaganti i suoi comportamenti" (qui l'articolo completo, da Repubblica)


Servizio sulla vita privata del magistrato della sentenza Cir-Fininvest. Ironie sui vestiti. Il sindacato delle toghe: "Intervenga il Garante". Fnsi: "E minacciano ritorsioni sul canone Rai"


Scoppia il caso Mesiano: Anm: "Esterrefatti e indignati"
( qui l'articolo completo, da Repubblica)


Per quanto mi sforzi, non riesco a trovare parole adatte a concludere il post.

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