Qualche spunto per alimentare la discussione sul detrimento della qualità sonora portato dalla musica ascoltata attraverso i files in bytrate (mp3 su tutti). Posto alcuni contributi copiati da rockol, che partono da esperimenti scientifici fatti su giovani ascoltatori, e finiscono con il pensiero piuttosto radicale di Steven Wilson, leader degli ottimi Porcupine Tree, che ha scelto un modo abbastanza originale e controcorrente per promuovere il suo debutto solista.
Il dibattito, ormai, dura da quando il formato mp3 ha iniziato ad avere una certa diffusione presso gli amanti della musica è l'iPod è esploso sui mercati internazionali: cosa vogliono, realmente, gli ascoltatori? Un riproduzione nitida ma "calda", con suontuosi rullanti, bassi profondi e una ricca apertura di frequenze che lasci trasparire in tutta la sua bellezza la trama sonora e le dinamiche di esecuzione? Non esattamente, almeno secondo gli esiti di una ricerca condotta dal professor Jonathan Berger dell'università di Stanford: su un campione di studenti sottoposti ad un blind test che prevedeva l'ascolto di brani musica in alta e in bassa risoluzione, la maggioranza degli interrogati si è espressa in favore della riproduzione per così dire in lo fi. Una sorpresa? Neanche tanto, asserisce Berger. "I ragazzi ormai sono abituati a fruire la musica sui riproduttori portatili: il sound più 'sottile' e meno definito di questo tipo di fruizione gli è ormai familiare, e lo preferiscono a quello ad alta fedeltà effettuato, ad esempio, su un buon inpianto stereo. Addirittura, gli stessi studenti che si sono espressi in questo modo trovano il suono del vinile - quello in genere preferito dagli audiofili - 'artefatto'".Un rischio, quello del sensibile abbassamento soglia di tolleranza qualitativa presso il grande pubblico, già espresso da Steven Wilson nel corso di una recente intervista , che attraverso filmati come questi
chiarisce in modo piuttosto esplicito la sua posizione nei confronti dei lettori mp3...
Il dibattito, ormai, dura da quando il formato mp3 ha iniziato ad avere una certa diffusione presso gli amanti della musica è l'iPod è esploso sui mercati internazionali: cosa vogliono, realmente, gli ascoltatori? Un riproduzione nitida ma "calda", con suontuosi rullanti, bassi profondi e una ricca apertura di frequenze che lasci trasparire in tutta la sua bellezza la trama sonora e le dinamiche di esecuzione? Non esattamente, almeno secondo gli esiti di una ricerca condotta dal professor Jonathan Berger dell'università di Stanford: su un campione di studenti sottoposti ad un blind test che prevedeva l'ascolto di brani musica in alta e in bassa risoluzione, la maggioranza degli interrogati si è espressa in favore della riproduzione per così dire in lo fi. Una sorpresa? Neanche tanto, asserisce Berger. "I ragazzi ormai sono abituati a fruire la musica sui riproduttori portatili: il sound più 'sottile' e meno definito di questo tipo di fruizione gli è ormai familiare, e lo preferiscono a quello ad alta fedeltà effettuato, ad esempio, su un buon inpianto stereo. Addirittura, gli stessi studenti che si sono espressi in questo modo trovano il suono del vinile - quello in genere preferito dagli audiofili - 'artefatto'".Un rischio, quello del sensibile abbassamento soglia di tolleranza qualitativa presso il grande pubblico, già espresso da Steven Wilson nel corso di una recente intervista , che attraverso filmati come questi
chiarisce in modo piuttosto esplicito la sua posizione nei confronti dei lettori mp3...
GRANDEEEE! Voglio il suo disco!:-)
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