venerdì 16 novembre 2007

Sant'Atalanta martire

I provvedimenti federali e istituzionali che sono seguiti alla morte del tifoso laziale domenica ad Arezzo, non serviranno a un belino. Lo so io, lo sapete voi, lo sanno loro. Non ho invece la soluzione del problema, di certo bisognerebbe cominciare a parlarne senza reticenze e ipocrisie, di questa vicenda.

Un passo avanti concreto ed epocale l'ha fatto l'Atalanta, società, calciatori e allenatore, con un comunicato durissimo contro quegli ultras che domenica hanno chiesto e ottenuto (previa un pò di devastazione) che la partita con il Milan non fosse giocata, per "onorare" la morte di Sandri.
Da notare che se lo fossero trovato davanti in vita,prima,dopo o durante una partita, da solo, con la sciarpa biancazzurra al collo, magari l'avrebbo gonfiato loro di mazzate, ma così è la vita. E il codice morale di questi qua.

Speravo che, dietro l'esempio dei bergamaschi, altre società, sopratutto quelle che in passato hanno avuto grossi problemi con le curve, e campo squalificato (vedi l'Inter) si accodassero con lo stesso coraggio, invece, sono andate avanti fischiettando con le mani in tasca.
Moratti addirittura ha criticato Ruggeri (il presidente dell'Atalanta) perchè, a corredo di quanto detto contro la curva, ha espresso la provocazione di fare entrare allo stadio solo minorenni, senza fargli pagare il biglietto ("la curva è di tutti", ha detto l'illuminato presidente nerazzurro).
E' come criticare uno che ha lanciato una bomba atomica perchè nel farlo ha utilizzato un aereo che inquina troppo...

Ad ogni modo, rendo onore all'Atalanta e posto il testo completo della lettera-outing della società, firmata da tutta la squadra. Una volta tanto rendo merito anche ad un quotidiano popolare ( il più popolare): la Gazzetta dello Sport, che ieri è uscita con la massima esposizione a favore di questa iniziativa, con il titolo a caratteri cubitali: SANT'ATALANTA.
Applausi.

"Noi, allenatore e calciatori dell'Atalanta, sentiamo il dovere morale di appoggiare pubblicamente e incondizionatamente la dura presa di posizione del Presidente Ivan Ruggeri contro i delinquenti che domenica scorsa hanno causato gli incidenti allo stadio di Bergamo, generando vergogna per tutta la città. Noi quei delinquenti non li vogliamo più, né allo stadio né agli allenamenti; noi vogliamo solo il tifo e l'affetto degli sportivi veri che domenica hanno pesantemente contestato il comportamento violento di questa minoranza".
Seguono tutte le firme

3 commenti:

  1. ancora qualche anno e qualche morto e arriverà un'interrogazione parlamentare voluta da un governo forte, non come questi di gommapiuma.
    c'è dietro qualcuno e loro lo sanno bene, e questo qualcuno andrebbe preso e portato in diretta tv a reti unificate a spiegare a chi giova sul serio questo caos. questi son 4 beduini che non sanno nemmeno i congiuntivi dai....

    quando il mascellone andò al governo (senza elezioni, chiavi in mano) qualcuno disse: ecco, così vi mette a posto lui, brutti squadristi.....

    la dc per quanto ha retto sull'onda dello spavento da p38?

    a chi giova? per 300 tifosi spaccatutto ne bastano 10 ben guidati. per tutto il resto c'è la droga, la politca fuffa, il branco, le seghe che si fanno perchè non trombano, lo stato debole, le istituzioni lontane anni luce, l'informazione sansazionalista, i negri, i gialli il fatto che sono gay e non lo sanno.
    Mau

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  2. io davvero non so, mauro.
    mi sembra che si tratti di gente
    di estrema destra, squadracce fasciste.
    Poi mi dicono che sono legati a doppio
    filo con le società, anche quelle
    ritenute a torto o a ragione" di sinistra", tipo l'inter.
    certo, attraverso le loro scorribande
    hanno acquisito potere
    (di far squalificare il campo, di
    far prendere provvedimenti economici
    e sportivi alle società) e non pagano
    mai per quello che fanno,
    forse bisognerebbe partire da questo.

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  3. e hai ragione ma se ci sono 300 cristiani a sfasciare tutto e ne porti via quanti? 3 a sto giro? mica puoi tirarli su tutti. e poi beccano sempre gli sbarbati dementi. la loro forza primaria è il numero.
    è una situazione che se si risolve lo fa da sè. la fanno più grossa di quanto vorrebbero, ci scappa il morto per causa loro e le cose si sistemano un po'.
    speriamo in una bella morte di un ventunenne, una roba così.

    è ovviamente una provocazione, lo dico subito. estremizzo perchè comunque penso che l'unico modo sia che combinino ancora casino e uno ci lasci le penne.

    Mau

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