martedì 9 ottobre 2007

Come back Paolo Valenti

Spesso mi chiedo come trattino lo sport i media sportivi stranieri, perché mi sembra che Italia siamo ormai alle cozze.
Da quando ho la possibilità di vedere le partite in diretta, guardo sempre meno le trasmissioni cosiddette di approfondimento, tipo la Domenica Sportiva o Controcampo, e meno male, perché quelle poche volte mi mandano ai pazzi.
Come hanno commentato l’inizio del campionato?

Dopo la prima giornata e il tre a zero in trasferta, bisognava tenere conto del Milan perché quest’anno non avrebbe mollato il colpo in campionato, e perché squadra che si trovava a memoria. Bene, archiviato l’esordio vittorioso con il Genoa ha collezionato quattro pareggi e una sconfitta (“sono bolliti, vanno cambiati per 7/11”) .
Dopo la terza, lo scudetto era già della Roma, giacchè “le squadre che hanno vinto le prime tre, storicamente, hanno sempre vinto il titolo” e perché unica a reti inviolate (le tre partite successive due punti e otto gol al passivo, scivolone dal primo al quarto posto).
Dopo la sconfitta con l’Udinese (tre pali per la squadra di Ranieri) la Juve era una squadra acerba (troppi giovani) e cotta (troppi campioni a fine carriera) allo stesso tempo. Oggi la Juve è seconda in classifica davanti alla Roma.
Dopo le prime di campionato l’Inter era stanca e sazia. Alla settima è prima con tre punti sulla seconda.
Il Napoli, reduce da un paio di vittorie a fila, era pronto per la Champions; Lavezzi il nuovo Maradona (!), nelle ultime due gare, zero punti.

Mi sembra che manchi equilibrio e un’analisi serena. I cosiddetti giornalisti televisivi campano alla giornata, non fanno valutazioni oggettive sulla bontà delle squadre, il team che vince ha sempre ragione, anche se gli sconfitti magari hanno meritato tre volte tanto (tipo il Milan a Palermo) e però hanno incappato in una serata storta.

Più in generale,anche le trasmissioni sportive televisive hanno ormai il loro bel format. Il conduttore serio, il giornalista preparato, il polemico,la bellona,il comico (di professione o involontario), l’ospite-tifoso che promuove un suo programma.
E il calcio? Spesso i servizi delle partite di A considerate minori, vanno a mezzanotte. La serie B è scomparsa. Per non parlare degli altri sport, che pure riempiono i palazzetti, relegati, se va bene, alla una di notte con un Guido Meda allucinato.

Non vorrei fare troppo il nostalgico, ma una ventina d’anni fa, persino Domenica Sprint, che durava una mezz’oretta dopo il tg2 della sera, dava tutti i gol di A e B, i risultati e le classifiche, aveva uno spazio per basket, rugby e pallavolo. Mica si lamentava nessuno.
Oggi il chiacchiericcio sembra che venga preferito (dagli spettatori?) ai gesti tecnici. Sulle reti locali poi vengono allestite patetiche arene tra giornalisti-tifosi sputacchianti sentenze e saliva, allievi che che hanno ormai superato il maestro Biscardi.

In questo mare di merda salvo un signore che si chiama Gianni Mura, che scrive da anni su Repubblica, è un giannibreriano ed è forse l’unico, di un certo spessore, che rifiuta le ospitate in TV. Sono costretto a dire che si salvano anche le trasmissioni calcistiche di SKY, slegate dal format di cui sopra e molto pacate (la rete ha però dei telecronisti che definire esaltati è poco), e, per quanto lui non sia proprio simpatico, anche l’operato di Sconcerti non è da conformare alla media nazional-urlante.

5 commenti:

  1. tanto per dirne una: ora Suazo, per Suarez che è più silurato di me, è quarta punta.
    ne riparliamo a gennaio/febbraio.

    sabato franco ordine sentenziava che sul tiro di Zlatan il portiere non aveva fatto nulla. gliel'ha buttata addosso! cosa?!?!
    ma testa di cazzo... ma l'hai visto cosa cazzo ha preso qual pazzo????
    e davanti c'è il genio dal 46 di piede oh! pirlone!!!

    tano per dire eh...

    poi io i tifosi wannabe giornalisti li amo. mi fanno ridere e sdrammatizzano. amo Melli a QSVS, amo Rossi e anche un po' Suma.
    mi piace seguire le partite con loro perchè non è l'informazione che cerco, in fondo ma solo di farmi due risate su sto benedetto gioco.

    il fatto è che, come nella musica e come nella vita... PARLARE DI TORI NON E' COME ESSERE NELL'ARENA.

    Mau

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  2. e parlare di musica
    è come ballare d'architettura

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  3. già brother..
    com'è il nuove steve earle?
    devo passare a prenderlo.

    oggi dedico al mondo A hard rain gonna fall.
    ieri sera, dopo aver goduto immensamente con l'aikido, ho acceso una pagliuzza e l'ho sparata in macchina.
    prima versione. a ruota libera.
    come dicevi? il nostro santo graal?

    avevi ragione.
    the freewheeling Mau

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  4. hai ragione su tutta la linea.
    as usual.

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  5. il nuovo di steve,
    tanto per sfrucugliare filo,
    è fottutamente buono.
    :)

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