mercoledì 13 giugno 2007

Il pane e le rose

C’è in questi giorni (12 e 13 giugno) lo sciopero nazionale delle imprese di pulizia. I lavoratori del settore si fermano perché il loro contratto è scaduto da due anni, e a fronte della richiesta sindacale di un aumento di
€ 91, le aziende chiedono,tra l’altro, di non pagare più i primi tre giorni di malattia del dipendente e di cancellare la norma che prevede la conservazione del posto di lavoro anche a fronte di un cambio di impresa.

Ora, voi credo conosciate le condizioni di lavoro di queste persone. Sono lavoratori in genere non più giovani fuoriusciti dal mondo del lavoro senza requisiti professionali particolari che si prestano a svolgere questa mansione per arrivare alla pensione o sono lavoratori extracomunitari. Gli stipendi sono tra i più bassi in giro. Hanno spesso a che fare con capetti minchiosi che li minacciano, li intimidiscono, non gli pagano gli straordinari. Le aziende che appaltano le pulizie degli uffici fanno gare sempre più al ribasso, cosicché chi vince l’appalto lo subappalta, ma anche così facendo è difficile che un’impresa riesca a stare nei costi per più di uno-due anni. La garanzia della conservazione del posto di lavoro per questi lavoratori è l’unica tutela che hanno al dumping e alla cancellazione totale di ogni forma residua di dignità lavorativa.
Penso a due cose: uno è il film americano di Loach Il pane e le rose, che racconta proprio delle lotte sindacali all’interno di una impresa di pulizia statunitense, soprusi e sopraffazioni quotidiani tra l' indifferenza degli impiegati dei grattacieli.
E l’altra è che i padroni ( sì, questi sono padroni,non imprenditori) non cambiano e non si fermano mai. Anche i diritti minimi essenziali si possono ulteriormente peggiorare , privando le persone della loro dignità e della loro identità.

3 commenti:

  1. ne ho letto ieri. chissà la percentuale di adesione...le condizioni sono pessime così come quelle del facchinaggio.

    RispondiElimina
  2. non trovo i dati dell'adesione,
    qui a Linate con la presenza minima
    garantita l'aerostazione era più
    o meno a posto.
    Al presidio poca gente.
    Tristezza.

    RispondiElimina
  3. qui da me sono sicuro che non l'hanno fatto
    mi sono accorto che era ieri e ieri l'altro leggendo le date sul manifesto, ma le donne delle pulizie erano tutte al loro posto

    RispondiElimina