giovedì 1 febbraio 2007

Quanno che ce vò, ce vò...

Come ogni inverno, all'arrivo delle nebbie, escono allo scoperto i retronebbiatori. Automobilisti che al primo timido accenno di foschia accendono la macchina manco fosse l'albero di natale del Rockfeller center. Ovviamente lo strumento che più è sgradito agli sfortunati che gli stanno in coda è il retronebbia, angosciante luce rosso-viola penetrante che dovrebbe servire a segnalare la presenza del veicolo in strada QUANDO DIETRO NON HA NESSUNO. Qualcuno infatti all'avvicinarsi di una macchina correttamente lo spegne. La maggior parte invece lo lascia acceso, e tu sei dietro, superare non puoi superare e arrivi a casa con le lacrime agli occhi e il mal di testa. E magari ce glielo fai notare con un leggero sfanalare di abbaglianti ti fanno anche "che minchia vuoi" con la mano. Grandissime, epocali, palpitanti teste di cazzo.

4 commenti:

  1. è confortante
    avevo paura che qualcuno scrivesse:
    "allora sei tu il minkione che mi ha fatto i fari sulla rivoltana, se ti becco in giro ti gonfio!"

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  2. sono anni che lotto contro questo fenomeno, ma non c'è come venirne a capo. fermo restando che anche gli idioti che perfino in estate vanno in giro con i fendinebbia anteriori accesi andrebbero arrestati, ho provato a superare i retronebbiatori posteriori e piantargli il mio retronebbia nella faccia, ma evidentemente non ci vedono.

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  3. per la puttana ale, lo faccio anch'io!!!

    mi mandano talmente fuori di testa che appena posso li supero e li ripago platealmente con la stessa moneta. Poi li guardo dal retrovisore e gli urlo: "e adesso brutto figlio di puttana come la mettiamo? Ne hai abbastanza?!? Posso continuare per tutta la strada!"

    Chissà se almeno uno su mille capisce

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