lunedì 18 aprile 2022

I saw the devil (2010)


Un serial killer di ragazzine miete come sua ultima vittima la moglie di un agente dei servizi segreti, figlia di un ex commissario di polizia. I due uniscono le forze per individuare il colpevole. In particolare il vedovo, trasfigurato dalla perdita, una volta trovato l'assassino, mette in atto una forma di vendetta terrificante e violentissima, incurante dei danni collaterali che provocherà.

In premessa alla parte critica della recensione voglio segnalare il lavoro della Far East Film, che, oltre a tenere annualmente a Udine la più importante manifestazione cinematografica di film asiatici, da tempo ha anche attivato un sito (Fareastream) dove è possibile scegliere tra un buon numero di film asiatici, vecchi e nuovi, da vedere in streaming. Io mi abbono "random" ma seguo gli aggiornamenti dei titoli, ed è così che ho scoperto dell'inserimento di questo film, scandalosamente inedito in Italia, che era da tempo sulla mia wish list. 

Kim Ji-woon, regista sudcoreano formidabile e poliedrico, capace di girare, tra gli altri, gangster movie (l'epocale Bittersweet life) horror (Two sisters), commedie western ( Il buono, il matto, il cattivo) e fantascienza distopica ( Ilang - Uomini e lupi), con I saw the devil firma un thriller a tinte gore, oscuro, disperato e pervaso dalla violenza, dove la dicotomia tra bene e male, già normalmente sfumata nella grammatica cinematografica orientale, sparisce del tutto. Per mettere in scena questo dramma criminale Ji-woon si affida al meglio che la recitazione del suo Paese possa offrire: per l'agente dei servizi segreti Lee Byung-hun, dolente protagonista di Bittersweet life e per il serial killer Choi Min-sik, indimenticabile nel ruolo principale in Oldboy. Oltre a questo formidabile duo, il plus del film è, ovviamente, la mano dietro la mdp di Kim Ji-woon, che regala più di una sequenza nella quale la tecnica superiore non è fine a sè stessa, ma contribuisce ad alimentare, a seconda dei casi, tensione, pathos, angoscia o empatia con i personaggi. 

Non mi stancherò mai di ripetere quanto il cinema asiatico stia dando al cinema di genere, e in particolare al noir/crime/thriller/horror, portando i classici americani, francesi, italiani, di cui si è alimentato,  ad un livello superiore. Non c'è proprio partita, e dover constatare che un film come I saw the devil (per me tra i migliori thriller dei duemila), a dodici anni dalla sua uscita, non abbia ancora trovato qualcuno che lo distribuisca in Italia mette un'enorme tristezza, oltre a far riflettere sulle scelte strategiche dei nostri distributori (viste le schifezze che invece girano). 

Se non si fosse capito, straconsigliato.

Disponibile su fareastream.it. 

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