lunedì 9 marzo 2020

Eclipse, Paradiigm (2019)

Risultato immagini per eclipse paradigm

L'hard rock melodico (sembra un ossimoro) è vivo è lotta con noi. 
Lo stesso si può dire per la Svezia, terra musicalmente meravigliosa e floridissima di band che si applicano in tutte le declinazioni del metal.
L'ennesima dimostrazione arriva dall'ultimo lavoro degli Eclipse, formazione perlappunto svedese, nel music biz da vent'anni, cadenzati un'estrema regolarità nelle uscite, se è vero che Paradigm è il nono disco rilasciato.
E niente, sto album potrebbe essere preso a riferimento su come si fa glam/aor nel terzo millennio, o, a scelta, su come si naviga in acque arcinote riuscendo comunque a risultare freschissimi e giustificare così la propria esistenza (capito, Airbourne?).
Tra l'altro nelle undici tracce dell'edizione standard del CD, contrariamente alle abitudini delle band hair metal, specializzate nelle classiche ballate strappamutande, non compare nemmeno un lento, al massimo qualche breve incipit acustico o sporadici midtempoes. Il pezzo che viaggia meno veloce è il conclusivo Take me home (forse, non a caso il più debole).
Disco senza filler, pezzi ariosi, ritornelli killer, qualche incursione nel power metal perfettamente funzionale all'obiettivo.
Una quarantina di minuti che passano festosamente a ritmo di pezzi come Viva la victoria, Shelter me, When the winter ends o The masquerade e che ravvivano la migliore tradizione glam/hair/hard rock.

Avanti tutta.

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