domenica 19 marzo 2017

Bye bye Chuck

Non sono un fanatico dei coccodrilli (in gergo giornalistico i pezzi commemorativi), anzi, se non ricordo male nell'anno horribilis 2016 non ne ho scritto nemmeno uno. Però se mi toccava un'eccezione non poteva che essere per Charles Edward Anderson "Chuck" Berry, scomparso ieri a novant'anni suonati.
Al netto delle accuse di plagio, dell'essere spregevole che sapeva essere, di come sapesse fottersene di tutto ad eccezione dei soldi, sono straconvinto che non saremmo qui a menarla ancora con il rock and roll se non fosse (per buona quota parte) per quello che ha inventato quest'uomo, che, al netto dei suoi pezzi più epocali, all'ingenuo giornalista che gli chiedeva quale fosse la canzone del suo repertorio a cui fosse più legato, rispondeva My ding a ling, il cui testo parla in maniera quasi esplicita dell'...ahemm... pistolino del cantante. 
Nel corso dell'anno uscirà un nuovo album, al quale Chuck aveva lavorato in questi ultimi mesi, che segue di ben trentotto anni l'ultima fatica di studio. Lo ascolteremo con l'attenzione per l'evento e la strafottenza che il personaggio richiede.

Bye bye Chucky. Chucky bye bye.


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