Non ricordo in quale preciso momento mi sia venuta la fregola di imbarcarmi in questa ennesima impresa, probabilmente ero all'autolavaggio ad aspirare i sedili dell'auto. Se avessi solo immaginato dello sbattimento necessario per portarla a termine, non mi ci sarei nemmeno messo. O forse, sì. Perché la verità è che mi piace tremendamente preparare playlist (ricordate no, Rob Fleming?): è un esercizio che mi rilassa al pari di un'attività manuale di quelle svolte con passione.
Insomma, ero lì all'autolavaggio con l'autoradio che suonava la mia compilation degli anni ottanta e ho pensato: "perché non assemblarne una dei novanta?" . Meglio ancora, "perché non dividerla in due: primo e secondo lustro?". Pensavo in questo modo A) di rendere più giustizia all'ultima decade musicale davvero eccitante B) dividendo la decade, ridurre il numero dei brani da includere su ogni CD. Giusto? Sbagliato! Perché nonappena ho preso carta e penna per stilare l'elenco delle canzoni, mi è apparso subito chiaro che non me la sarei cavata facilmente, dato il numero strabordante di pezzi che "non potevano mancare". E ogni giorno che passava, la lista si allungava sempre di più, fino a sfiorare i cento brani. A quel punto, pur essendo partito con l'idea di un CD singolo, ho dovuto arrendermi prima all'evidenza che me ne sarebbero serviti due, per poi sbracare totalmente, chiudendo a tre.
La filosofia che ha guidato le mie scelte è stata rigorosamente orientata al connubio tra "alto" e "basso" , come direbbe Crozza/Freccero. Volevo che a rappresentare il periodo preso in considerazione ci fosse sì il grunge , ma anche la dance, tornata in quel periodo prepotentemente alla ribalta. Non solo il brit pop, ma anche il pop italiano da classifica. Le nuove contaminazioni metal e il trip hop. I miei personali beniamini e gli indipendenti scoperti in ritardo. Gli artisti navigati insieme alle one hit wonder. Volevo insomma non solo le band e gli artisti di cui ho la discografia completa, ma anche quelli lontanissimi dai miei gusti che, proprio per questo motivo, fotografano in maniera ancor più nitida un momento, riconducono ad un istante irripetibile. Infine, una volta circoscritto il perimetro a circa sessanta artisti, bisognava individuare la canzone giusta a rappresentarli: altra sfida, nella quale ho dovuto tener conto di una serie di elementi: la mia personale saturazione verso alcune tracce storicamente più rappresentative di quelle che poi ho effettivamente selezionato (per fare qualche esempio dei Nirvana non c'è Smells like teen spirit ma Breed; dei Pearl Jam niente dall'esordio ma Rearviewmirror; dei Metallica Sad but true e non Enter sandman), il migliore aggancio tra la fine di una canzone e l'inizio della successiva, il minutaggio, l'alternanza lenti-veloci, eccetera eccetera. Quello che vi propongo in tre post (oggi, dopodomani e venerdì) è il parto della difficile ma appassionante gestazione.
Qualcosa è rimasto inevitabilmente fuori, alcune scelte sono state davvero dolorose, ma alla fine posso ritenermi soddisfatto (almeno fino a quando, tra qualche giorno non mi verrà in mente "IL pezzo" che non poteva mancare e che invece ho trascurato).
Per il momento dal final cut di questo volume uno sono rimasti fuori Jayhawks, Bryan Adams, AC/DC, Duran Duran, Prince, Madonna, Motorhead.
01. EMF, Unbelievable
02. The Cure, High
03. Pearl Jam, Rearviewmirror
04. Luca Carboni, Mare mare
05. U2, Mysterious ways
06. Nirvana, Breed
07. The Mavericks, All you ever do is bring me down
08. The Connels, 74/75
09. Right Said Fred, I'm too sexy
10. Ligabue, Vivo morto o X
11. Spin Doctors, Two princes
12. Counting Crows, Mr. Jones
13. Pantera, Cowboys from hell
14. Franco Battiato, Povera patria
15. Oasis, Wonderwall
16. Ace of Base, All that she wants
17. Bruce Springsteen, If I should behind
18. Green Day, When I come around
19. Tom Waits, I don't wanna grow up
20. Beck, Loser
21. Johnny Cash, Tennessee stud
"Two Princes" degli Spin DOctors regina incontrastata delle one hit wonder, per mio gusto.
RispondiEliminaAltre ne seguiranno...
RispondiEliminaMa sono canzoni rappresentative per te o del periodo?
RispondiEliminaPerché a me sembra che sia un po' di fuffa...
"(...)La filosofia che ha guidato le mie scelte è stata rigorosamente orientata al connubio tra "alto" e "basso" , come direbbe Crozza/Freccero. Volevo che a rappresentare il periodo preso in considerazione ci fosse sì il grunge , ma anche la dance, tornata in quel periodo prepotentemente alla ribalta. Non solo il brit pop, ma anche il pop italiano da classifica. Le nuove contaminazioni metal e il trip hop. I miei personali beniamini e gli indipendenti scoperti in ritardo. Gli artisti navigati insieme alle one hit wonder. Volevo insomma non solo le band e gli artisti di cui ho la discografia completa, ma anche quelli lontanissimi dai miei gusti che, proprio per questo motivo, fotografano in maniera ancor più nitida un momento, riconducono ad un istante irripetibile. (...)"
RispondiElimina:)