domenica 26 luglio 2015

Greek chronicles

Prendere un pacchetto vacanza per Rodi in stra-last-minute come abbiamo fatto noi (in pratica venerdì con partenza sabato) ha indubbiamente il lato positivo di farti risparmiare qualche euro rispetto al prezzo pieno della proposta, ma di contro riduce a poche ore il tempo per la preparazione di bagagli e annessi, laddove normalmente (a noi) servono almeno due-tre giorni. Di conseguenza metti automaticamente in conto di dimenticare qualcosa. Fortunatamente non acqua e cibo a volontà per il criceto di famiglia Golia II, rimasto a presidiare la casa, i documenti di viaggio e d'identità e i  fondamentali (spazzolini, costumi e infradito), ma l'abbonamento per l'estero del telefonino,dannazione, quello sì. 
E' vero  quanto si dice per gli sventurati come me che col telefonino, tra mail, messaggi e chiamate, ci lavorano 24/7: trovarsi improvvisamente senza questa appendice tecnologica sviluppa una reazione analoga a quella che si verifica a  chi ha perso un arto e continua a sentire prurito in quella che era una sua parte del corpo. 
Lo so, è triste. Ma è la verità.
O almeno lo è stata per i primi due giorni. Poi diciamo che ho preso confidenza con la nuova condizione e mi sono goduto a tempo pieno relax, acqua e splendidi paesaggi della Grecia, riducendo ad un lontano ricordo la frenesia compulsiva delle mie giornate lavorative, al punto di prendere con me stesso un solenne impegno a ridurre i ritmi lavorativi e il tempo passato fuori di casa, una volta rientrato in Italia.
Peccato che, atterrato a Bergamo e riacceso il telefonino, il numero di mail di lavoro arretrate mi abbia dato il bentornato riportandomi brutalmente sulla terra...


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