Soltanto un anno fa lasciavo deflagrare liberamente la mia gioia, alla notizia delle dimissioni da presidente del consiglio di Berlusconi. Oggi nemmeno una riga di commento a fronte di un evento molto più rilevante: la sua decadenza da senatore. A cosa si deve questa indifferenza? Beh, innanzitutto ad un generale allontanamento dai temi della politica. Chi segue questo blog da un pò di tempo sa che i primi anni il post d'attualità politica periodicamente saltava fuori, ma da quando quella che dovrebbe essere la mia rappresentanza in parlamento ha deciso di stupirmi con colpi di scena ed effetti speciali, i miei idealismi sono andati a farsi benedire e con essi ogni ispirazione a scrivere.
E il cavaliere, anche lui fonte inesauribile di ispirazione? Vale il discorso testè fatto. Oltre alla considerazione che questo ventennio abbia indubbiamente logorato fino allo sfinimento noi e non lui, unita alla certezza che comunque non ce lo siamo definitivamente tolti dalle palle.
Resta la speranza che, senza l'immunità parlamentare, magari un bel giorno prenda armi, bagagli e olgettine e se ne vada in un paese tropicale dove non ci siano accordi di estradizione. Non Hammamet però, che porta male.
E se sei scoraggiato tu...
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