martedì 11 dicembre 2012

Breaking Bad, stagione 1



Ci sono modi migliori di festeggiare i cinquant'anni. Walter White arriva a quel traguardo con una vita che chiaramente ha deluso ferocemente tutte le sue aspettative. Da brillante chimico qual'era in giovane età, si trova ad insegnare in uno scalcinato liceo pieno di allievi totalmente disinteressati all'apprendimento, mentre il suo socio storico è diventato milionario. La retribuzione della scuola è quello che è, e perciò Walt è costretto ad arrotondare in un autolavaggio, alternandosi tra la cassa e la lucidatura manuale delle auto. Ha un figlio disabile e una moglie molto più giovane (sotto i quaranta) in dolce attesa. E' disincantato, disilluso, rassegnato. Anche quando gli diagnosticano un cancro ai polmoni che riduce la sua aspettativa di vita al massimo ai due anni sembra non reagire. La sua assicurazione medica non copre spese per cure troppo onerose e, conti alla mano, tra visite e terapie gli servirebbero all'incirca centomila dollari, che chiaramente non ha. Ma non è questo ad attanagliarlo, quanto la prospettiva di lasciare la famiglia senza un cent, dopo la sua dipartita. 
Decide allora di utilizzare le sue conoscenze in campo chimico e di associarsi ad un suo ex alunno ora spacciatore per cucinare anfetamine. Chiaramente tra il dire e il fare c'è di mezzo un mare (di sangue), e non aiuta certo avere in famiglia un cognato che fa l'agente della DEA (la struttura governativa dell'antidroga).

Dissacrante, ironico, irriverente, nerissimo. A tratti il mix di questi canoni fa venire in mente le cose migliori dei Cohen. Breaking Bad in soli sette episodi (tanto dura la prima stagione) convince appieno, lasciando il segno già dai primi fotogrammi di un paio di pantaloni che svolazzano nel deserto e di un camper in fuga su una strada di terra battuta del New Mexico. Ed è solo il preludio perchè poi si passa a scene di sesso coniugale consumato distrattamente, al modo tutto americano di affrontare temi pesanti nelle riunioni di famiglia, ai problemi della classe media USA, delimitata da un confine sottile tra ristrettezze economiche e povertà, che viene drammaticamente oltrepassato se si ha la sfortuna di incappare in un male incurabile

Ottimo il cast. Sugli scudi il protagonista interpretato da Bryan Cranston, bravissimo a rendere tutte le sfumature del suo personaggio, ma convincenti anche la moglie Skyler (Anna Gunn); il cognato Hank Schrader (il caratterista di lungo corso Dean Norris), ruolo in teoria comico che diventa però imprevedibile vista la professione di poliziotto antidroga, e il complice di Walter, Jesse Pinkman (Aaron Paul).

In USA sono alla pausa tra le due parti della quinta e conclusiva stagione, mentre io ho appena approcciato la seconda.


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