Ogni genitore credo si trovi, ad un certo punto, nella necessità di far capire ai figli il valore dei soldi. Tentare cioè di trasmettere a grandi linee ai piccoli almeno la differenza che passa tra una moneta da venti centesimi e una banconota da cinquecento euro. Personalmente avevo cominciato già da qualche anno a rispondere alle richieste di acquisto di giocattoli che mi pervenivano da Stefano cercando di farlo riflettere sul costo dell'oggetto: "20 euro non sono pochi... non si possono spendere tutti i giorni... corrispondono a tot ore di lavoro...". Il tutto comunque con scarsissimi risultati rispetto alle perentorie istanze della prole.
Per fortuna una bella salvata è arrivata indirettamente dalla nonna (mia madre). Da un pò ha preso infatti l'abitudine, da me inizialmente osteggiata ma poi tollerata, di dare a Stefano una mancetta da cinque euro in occasione della cena che settimanalmente facciamo con i miei. All'inizio ho semplicemente sollecitato mio figlio a mettere la somma nel salvadanaio, poi, quasi inavvertitamente, ho cominciato a spiegarli che per comprare il suo action figure preferito dei cartoni di Ben Ten ci sarebbero volute tre mance della nonna, ovvero un orizzonte temporale di almeno tre settimane.
Inaspettatamente ho fatto centro. Da quel momento in poi le unità di misura di riferimento per qualunque cifra sono diventate le cinque euro del sabato. Per la Playstation 3 ci vorrebbero circa cinquanta mance e quindi quasi un anno di risparmi, per il Nintendo DS un pò meno, a seconda dei modelli da venti mance/cinque mesi fino a trenta mance/otto mesi.
La cosa è degenerata al punto che su qualunque cosa, dalla spesa per la casa alle automobili viste in pubblicità, sono sollecitato a misurarmi con calcoli improbabili per tradurre le cifre in questione nella nostra nuova, efficacissima, unità di misura.
Così facendo Stefano ha già maturato la certezza che la possibilità di comprarsi quel fuoristrada enorme della Nissan che va sulle montagne trasformandosi in serpente d'acciaio, va dannatamente in conflitto con la normale aspettativa di vita, sua e della nonna.
Noi abbiamo cominciato quest'estate, con un'unità di misura ben più ridotta, ovvero 50 centesimi.
RispondiEliminaAnzi, quasi quasi ne scrivo un post.