Nel 1984 l'esordio dei Pogues si abbattè sulla tradizione folk celtica anglosassone con l'accecante luminosità del fulmine e il fragore dinamitardo del tuono. Al comando della ciurma uno Shane MacGowan ancora con l'incoscenza dentro il basso ventre, per dirla alla Guccini. Giovane e in forma straordinaria scrive tutti i sette pezzi originali del disco. E che pezzi. Transmetropolitan; Dark streets of London; l'anthemica Streams of whiskey e quella Boys from County Hell che col tempo sarebbe diventata la mia preferita in senso assoluto della band. La tracklist è poi completata dai sei traditional dall'impatto non meno alcolico e devastante, ma anche le versioni a semi-cappella di The auld triangle e Kitty che lasciano intravedere di quanta suggestione è capace Shane quando rallenta. Un pezzo di cuore.
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