giovedì 6 settembre 2012

Batman, The Dark Knight



E' molto semplice: fino a che alla criminalità organizzata bastavano pistole e mazze da baseball per mantenere il controllo delle strade non c'era bisogno di un upgrading di mezzi e strumenti. Nel momento in cui a Gotham City compare Batman l'asticella si alza al punto che la mala deve correre ai ripari e adeguarsi. E' qui che entra in gioco The Joker, folle  reietto della società spuntato dal nulla che anela il caos al posto dell'ordine quale perfetto contraltare a tutto ciò che Batman rappresenta. A fronteggiarlo, oltre a Bruce Wayne, il nuovo, integerrimo, procuratore distrettuale Harvey Dent (Aaron Eckhart), capo e amante  di Rachel Dawes (Maggie Gyllenhaal che sostituisce nel ruolo Katie Holmes) amica d'infanzia di Wayne. Al loro posto gli altri caracthers del primo episodio (Alfred/Caine; Gordon/Oldman; Fox/Freeman).

Inevitabilmente, la tragedia che ha messo fine alla vita di Heat Ledger prima dell'uscita del secondo capitolo del Batman di Nolan, oltre a diventare un morboso, straordinario traino per il lancio del film, ha finito per monopolizzare l'attenzione di media e spettatori sull'interpretazione del giovane attore, relegando sullo sfondo tutto il resto. E anche se  Ledger ci dà una visione inquietante del celebre villain DC Comics (sporco,capelli arruffati, cerone screpolato e  rossetto sbavato sull'orrenda cicatrice-ghigno) credo che questi siano ruoli tutto sommato molto più facili da rendere rispetto ad altri, proprio in quanto eccessivi   ed estremi. 

Avendo concluso da poco la saga nolaniana con la visione al cinema del terzo ed ultimo capitolo (The Dark Knight rises), mi sto convincendo che il secondo titolo sia probabilmente il peggiore della trilogia.

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