giovedì 26 gennaio 2012

Guns and brothers

Neol Gallagher's High Flying Birds
omonimo
(2011)






Pur riconoscendo agli Oasis una loro ragione d'esistere, ed identificando in almeno due loro album (Morning Glory e Definetely maybe) un ruolo di primaria importanza nella discografia dei novanta, non sono mai stato esattamente un loro fan. E non mi ha certo aiutato a diventarlo tutta quella sovraesposizione construita sul dualismo tra i fratelli, le liti, le minchiate, gli screzi che si accumulavano come una densa coltre di fumo sul poco arrosto che ormai era diventata la loro musica.
Non mi sono pertanto capicollato ad ascoltare i debutti solisti dei due Gallagher. Di Liam m'è bastato un pezzo per decidere di lasciar perdere, mentre, sorprendentemente, il disco di Noel mi è lentamente entrato sottopelle obbligandomi a prestarci attenzione.
Noel Gallagher's High Flying Birds è infatti un lavoro gagliardamente pop, in rigorosa scia dei Fab Four ma totalmente privo di arroganza o di abuso di posizione dominante data dall'essere i precursori del revival beatlesiano, anzi, con l'umiltà di una vera prova d'esordio. Canzoni perlopiù tranquille, grandi armonie, refrain a profusione, una manciata di pezzi assassini (su tutti ovviamente If i had a gun). In generale un gusto per la melodia semplice ma di grande effetto che conquista attraverso la persuasione e non l'autorità. Tra molti riferimenti espliciti ai Beatles io vorrei segnalarne invece un'altro insospettabile. L'attacco di The death of you and me (anche questo gran pezzo) è preciso preciso Je so' pazz di Pino Daniele, fateci caso.

1 commento:

  1. Uffaaa...Perchè dovrei ascoltare degli emuli dei Beatles quando posso ascoltare gli originali???

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