martedì 23 agosto 2011

Of goats and men





Conoscete no, quella sensazione che si prova guardando un film che ha delle potenzialità ma le sciupa, rimanendo troppo in bilico tra diversi canoni senza riuscire a sceglierne uno? Dovendo sintetizzare è un pò questa l'impressione che ho avvertito dopo la visione de L'uomo che fissa le capre. Cast da botti di fine anno (George Clooney, Ewan McGregor, Jeff Bridges, Kevin Spacey) ma direzione un pò troppo ondivaga, tra la denuncia del business degli appalti alle ditte USA in Iraq, la critica antimilitarista, l'ironia sui reparti segreti dello U.S. Army, l'ambientalismo, le torture nelle prigioni americane su suolo nemico, il tono tra la commedia e il dramma.




Detto questo il film vive comunque di momenti godibili, penso ai duetti surreali tra McGregor e Clooney sulle strade di sabbia dell'Iraq (soprattutto per merito di George, che invece Ewan gira un pò al minimo) e all'addestramento in flashack dei corpi speciali "Jedi".


Sembra un film dei Coen e invece non lo è (il regista è Grant Heslov, in pratica esordiente). Sarà questo ad aver dato luogo ad un'opera interessante ma incompiuta? Non lo so. Di buono c'è che quando Clooney si scusa con il civile iracheno per il trattamento a suon di pallottole che gli hanno risevato esercito e mercenari USA, dichiarando che non tutti gli americani sono così, viene da abbracciarlo forte.

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