A tutti, da sempre, piacciono le classifiche dei dischi. In particolare quelle "antologiche". Lo si capisce osservando la frequenza con cui le riviste di settore le sbattono in copertina. Io non faccio differenza, solo ho imparato a distinguere chi le fa bene, con un certo metodo da chi le stila invece a cazzo utilizzandole esclusivamente come i classici specchietti per le allodole.
"Gli album fondamentali" delle decadi dai cinquanta ai novanta, pubblicate a puntate sul Mucchio Extra diversi anni fa (e poi assemblate in un volume Giunti), ad esempio, hanno dato alle mie basi musicali una bella salvata, costituendo una sorta di scuola serale su ciò che è doveroso ascoltare nella storia del rock (in senso allargato).
Bene, esce in questi giorni con il numero estivo di quella rivista trimestrale, il tanto agognato aggiornamento, i dischi fondamentali della prima decade degli anni zero. I cento prescelti sono presentati e commentati con la consueta meticolosità e tra titoli noti e (almeno per me) sconosciuti, si naviga in un mix di generi e di mainstream/indie che trovo, almeno concettualmente, perfetto. La rivista è venduta insieme al Mucchio mensile a €10.
Giuro che non mi pagano, eh!
Beh, piacciono proprio a tutti tutti no...
RispondiEliminaGiusto.Per qualcuno sono tvoppo commevciali...
RispondiElimina:-D
Solo noiose da morire...
RispondiEliminaSono tentato di comprarlo. Ma se ci trovo gli Arcade Fire nelle prime 5 posizioni, lo brucio.
RispondiEliminaNei primi cinque no, ma nella
RispondiEliminatop 20 sì. Ce tocca :-D