Ricorrono proprio in questi giorni i vent'anni di questo dischetto che ha fatto scuola. Come? Beh, sporcando il roccherrol di musica elettronica, di techno, di house music fino a raggiungere in taluni casi risultati psichedelici. Movin' on up, il folk-gospel che apre il lavoro (al quale devono molto a livello di ispirazione i Blur di Tender) depista la vera cifra stilistica del lavoro. Mano a mano che ci si addentra, a partire da Slip inside this house, tutto risulta più chiaro. Anzi allucinato. Come suggerisce la band, Don't fight it, feeeeel it.
Noooooo! Li ho sempre trovati così scarsi...
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