Solo il tempo ci dirà se Nina Zilli, classe 1983, una discreta gavetta in diverse formazioni, è un prodotto preconfezionato delle major sull'onda del revival e di Amy Winehouse, o se è invece è tutto oro quello che luccica.
Intanto godiamoci Sempre Lontano, il suo album d'esordio che scorre via leggero ma intrigante, con lei che afferma una personalità e uno stile non banali.
I primi collegamenti che vengono in mente sono con Mina degli anni sessanta e con certe colonne sonore dei film di quell'epoca, ma la cosa non si ferma qui.
Si sente l'influenza anche dello stile retrò di Giuliano Palma (che infatti collabora a 50mila), tributi alle vecchie cose di Sergio Caputo, spruzzate di soul, con tanto di fiati e cori femminili (nelle due tracce Il paradiso e L'inferno), ma anche qualche episodio reggae alla Africa Unite (Penelope e No pressure, l'unico pezzo in inglese del lotto).
Nell'attacco di C'era una volta sembra di riconoscere Stay (degli Zodiacs via Jackson Brown) e qualcosa in Tutto bene ricorda Not fade away di Buddy Holly (via Stones).
Intanto godiamoci Sempre Lontano, il suo album d'esordio che scorre via leggero ma intrigante, con lei che afferma una personalità e uno stile non banali.
I primi collegamenti che vengono in mente sono con Mina degli anni sessanta e con certe colonne sonore dei film di quell'epoca, ma la cosa non si ferma qui.
Si sente l'influenza anche dello stile retrò di Giuliano Palma (che infatti collabora a 50mila), tributi alle vecchie cose di Sergio Caputo, spruzzate di soul, con tanto di fiati e cori femminili (nelle due tracce Il paradiso e L'inferno), ma anche qualche episodio reggae alla Africa Unite (Penelope e No pressure, l'unico pezzo in inglese del lotto).
Nell'attacco di C'era una volta sembra di riconoscere Stay (degli Zodiacs via Jackson Brown) e qualcosa in Tutto bene ricorda Not fade away di Buddy Holly (via Stones).
L'amore verrà è la cover italianizzata di You can't hurry love delle Supremes (via Phil Collins).
Bellissimo chiude la track list ed è anche il mio pezzo preferito.
Il disco è ottimamente confezionato e prodotto, la voce di Nina si erge bene sul tappeto musicale che ha a disposizione, l'effetto nostalgia è raggiunto con classe. Volendo essere pignoli, resta solo la domanda che ponevo in premessa, ma in ogni caso non è elemento che pregiudica il piacere dell'ascolto.
Che coincidenza: l'ho qscoltato ieri per la prima e seconda volta e stavo cercando di riordinare le idee per mette giù un post.
RispondiEliminaComunque la hit "L'uomo Che Amava Le Donne" è la meno bella.
O forse sono i passaggi in radio che me l'hanno fatta venire a noia.
Ma pensa! Telepatia? :-)
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