Tuppersex, i giochi erotici che si vendono porta a porta
Negli anni Cinquanta c’erano le vestali del contenitore sottovuoto, le venditrici dei Tupperware: casalinghe-piazziste che nei salotti di casa ammaliavano altre casalinghe, pronte a spendere per ciotoline innovative, inequivocabili simboli della donna moderna. E oggi, per essere moderna, una donna deve passare dalla ciotola al sex toy. Tuppersex, così si chiama, è il sistema di vendita a domicilio di oggetti di piacere. Si trova un’amica che mette a disposizione una casa, si invitano altre signore interessate all’argomento e si organizza la vendita. In Spagna le "Tuppersex reuniones" sono diffuse da anni. Ed è proprio una signora di Barcellona, Aurora Moreno, che su suggerimento di una ragazza milanese ha iniziato a diffondere la filosofia dei sex toys porta a porta anche da noi. Lei fornisce un kit con diversi oggettini (400 euro circa di spesa che garantirebbero un fatturato di almeno il 30 per cento in più), poi istruisce la aspirante venditrice e l’avvia verso il vasto mondo delle papabili acquirenti. "Molti maschi mi chiedono di lavorare e si propongono come piazzisti, ma sono assolutamente contraria. Il Tuppersex è solo tra donne — sostiene Aurora — Sono cose che richiedono una certa confidenza solo femminile"
Qui le modalità per organizzare un Tuppersex
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