giovedì 25 febbraio 2010

An old bottle of smoke

Prendo spunto da un iniziativa sviluppata da Ale sul suo blog.
Recupero e posto cioè vecchie recensioni (nel mio caso solo di concerti, nel suo anche di film) raccolte negli anni nel mio archivio cartaceo.
Nota didascalica: mi è sembrato opportuno non apportare correzioni e lasciarle tutte così come le avevo scritte all'epoca.

Ben Harper and the Innocent Criminals, Idropark, Idroscalo (MI), 23 / 07 / 01


Sul palco vuoto che attende i musicisti, posta in posizione centrale e rialzata, fa bella mostra di se una sedia, che, avvolta in una coperta tribale, somiglia molto ad un trono. Un trono che attende impaziente il suo re.
Con qualche minuto di ritardo rispetto all'orario previsto,l'attesa finisce. Ben Harper and the Innocent Criminals prendono posizione sul palco. L'attacco è emozionante, Pressure che si fonde in Get up Stand up di Marley, e pensando al testo (You can fool one people sometimes / but you can't fool all the people all the time) a più di uno spettatore viene in mente un riferimento ai fatti del G8 di Genova.

Harper resta sempre seduto, cambia spesso chitarre, a volte più che suonare, sembra che "scratchi" come un DJ; lascia spesso i riflettori ai suoi musicisti (il bassisita Juan Nelson sugli scudi).

Molti dei brani del repertorio della band dal vivo si dilatano, trasformandosi in lunghe jam lisergiche, l'improvvisazione va spesso a braccetto con il jazz, il ragazzo e la sua band dimostrano di avere stile, passione e competenza da vendere.

Anche le cover proposte spaziano quasi a 360°, si passa dal già citato Bob marley a Voodoo Chile di Hendrix a Whole lotta love dei Led Zeppelin. Tra gli altri, i pezzi più convincenti mi sono parsi Woman in you, Alone, Steal my kisses, Forgiven, Beloved one e Burn one down.

Una pecca forse la location, uno show così sarebbe stato perfetto in una struttura più raccolta e meno dispersiva di questo parco.

Spettatori 5-6000 (difficile essere precisi)
Voto: 7,5

Nessun commento:

Posta un commento