lunedì 28 settembre 2009

Time is on their side?!?

Tempo fa, quando nelle discussioni mi trovavo nella posizione di dovere difendere un personaggio dileggiato da tutti, usavo dire: “vabè, voi non lo capite, ma tanto poi il tempo è sempre galantuomo”.


Il mio intendimento era quello di evidenziare come, con il trascorrere degli anni e il diradarsi degli steccati ideologici o d'opportunità, la storia avrebbe premiato la persona solo ed esclusivamente per il suo valore. Non so esattamente da chi sia stata coniata la frase, ma avevo in mente molti esempi di artisti, politici e uomini storici che sono stati rivalutati solo dopo molti anni e in genere successivamente alla loro morte.


E’ già qualche anno però che questo assioma comincia a mostrare delle crepe preoccupanti.


Certe volte infatti ho l’impressione che nel mondo della esposizione mediatica, riuscire ad invecchiare restando in qualche modo aggrappati alla notorietà, riesca a cancellare automaticamente qualunque critica e perplessità inerente alla carriera o alla storia del personaggio in questione.


Mike Bongiorno, ultimo in ordine di tempo, ne è la dimostrazione. Se c’era un personaggio che incarnava tutto il contrario degli ideali della sinistra, dell’essere attivista politico (in genere comunista) di quegli anni, ecco, quello era lui. Ci appariva prevaricatore, sciocco, inutilmente offensivo nei confronti dei suoi subalterni e di alcuni concorrenti dei suoi programmi, maschilista e volgare nella sue “gaffes” (vere o presunte che fossero).


Tutto questo oggi, di fronte alla sua dipartita, è miracolosamente sparito. Sono tutti lì a scappellarsi di fronte alla sua figura, gli appellativi si sprecano, omaggi, tributi, nessuna voce fuori dal coro (quella di Paolo Villaggio è stata bacchettata das Aldo Grasso per reato di “indelicatezza”).


Boh, sarà anche che, come la storia insegna, la sinistra in quegli anni non ha capito la massiccia avanzata della cultura di massa, veicolata in primo luogo dalla televisione, e ha perso così terreno rispetto alle persone che si poneva di rappresentare, arroccandosi su posizioni snob e saccenti, ma personalmente su di uno come Mike io non ho mai cambiato opinione.


Continuo a leggere e sentire in giro cose inaudite. Si rivalutano come grandi statisti gente come la Thatcher o Reagan, politici che hanno spaccato in due il proprio paese, le classi sociali e i sindacati, operando sempre a favore delle classi più abbienti, che hanno stretto alleanze con dittatori sanguinari in giro per il mondo, che hanno ridotto alla povertà un numero mostruoso di persone.


Uno come Lino Banfi diventa l’attore delle famiglie italiane, e si permette pure di tirarsela, manco fosse Mastroianni, Lando Buzzanca se ne va in giro a sostenere che la sua carriera di attorone è stata penalizzata dalla sua militanza di destra. Sgarbi è passato un paio di volte da là a qua negli schieramenti politici (no dico, Vittorio Sgarbi!). Ci manca solo Baudo che si candida per il centrosinistra e poi il quadro è completo ( come dite, lo ha già fatto?!? ).


Okay, solo gli stupidi non cambiano idea. Va bene anche che Montanelli (persona onesta, perbene e libera) , incarnazione dell’uomo di destra, nella sua battaglia contro il Cavaliere sia diventato un’icona della sinistra, nonostante la sua strenua battaglia contro il P.C.I. nei settanta/ottanta e la paternità della frase sul turarsi il naso e votare DC (quella della corrente Andreottiana, dei rapporti con Cosa Nostra, della Strategia della Tensione), però le cose sono due: o il discorso del tempo galantuomo è una solenne cazzata, oppure il concetto ha davvero valore e della gente che ho citato (ma ce ne sarebbe altra…) non ci ho mai capito una benemerita cippa, ed è pertanto giusto che vengano rivalutate come personalità di enorme spessore culturale ed alto valore storico.



Solo avvisatemi un po’ in anticipo quando il leader del centro-sinistra di turno nel 2029 rivaluterà Bush jr, Pinochet, Belpietro, Ferrara, Feltri, Vespa e magari pure Emilio Fede, additandoli ad esempio di lealtà, correttezza e indipendenza. Dovesse accadere vorrei essere da un’altra parte. Fanculo, stavolta per davvero.

4 commenti:

  1. applausi: post bellissimo.
    ovviamente condivido tutto ciò che scrivi.
    La "questione Mike Bongiorno" ha dato da pensare molto anche a me.

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  2. Condivido.
    Che ha detto Villaggio su Mike? Il buon Fantozzi diventa più geniale e cattivo col crescere degli anni e dei chili.

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  3. villaggio dice sostanzialmente che le perdite gravi, per la cultura
    italiana, sono ben altre...

    qui la sua opinione:

    http://www.ilmessaggero.it/articolo_app.php?id=21753&sez=HOME_SPETTACOLO&npl=N&desc_sez=

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  4. Il tempo è galantuomo, ma gli stronzi sono stronzi!
    Morti sono tutti buoni? Troppo facile!

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